Sentenza Ospitava già in casa la donna, il suo compagno e il loro figlio. Pagherà anche le spese
«Deve mantenere l' amante della moglie»
Nel quartiere Tutti pensano che il neonato sia figlio della coppia
«Bravo... s' è allargata la famiglia, bravo bravo... i figli sono benedetti da Dio... avete fatto bene». L' ultimo del quartiere a fargli i complimenti per quel bebè appena arrivato in casa sua è stato il fornaio. E Remo, napoletano, un ragazzone di un metro e novanta, s' è fatto rosso rosso e s' è messo ad agitare le manone. Ancora una volta a dover dire, a dover spiegare con calma che quel pargoletto non l' ha concepito lui. «Quello mica è figlio a me... è il figlio che mia moglie ha avuto dall' amante... Sì, lo so, stanno tutti e tre a casa mia... per colpa del giudice non se ne vanno e io sto uscendo pazzo. Non solo mantengo la moglie che m' ha tradito, non solo mantengo il figlio che lei ha avuto fuori dal matrimonio, ora mantengo pure l' amichetto suo... No, si figuri, non si scusi, lei mica poteva immaginare...». «Cornuto e mazziato» nel vero senso della parola, il buon Remo. Che però da figlio verace della terra di Totò e Pulcinella non ha perso la pazienza e il senso dell' umorismo. E continua a lottare in tribunale a Milano, alla nona sezione civile, perché moglie, amante di lei e figlioletto loro se ne vadano a vivere altrove. Scoperto il tradimento, memore del lontano zio filosofo che gli deve aver detto «le corna son progresso», Remo non aveva rotto piatti o spaccato teste contro il muro. E alla moglie, che di lui non ne voleva più sapere, aveva concesso di ritagliarsi una piccola ala del suo grande appartamento. «Con calma ti trovi una sistemazione - le aveva detto - e poi te ne vai...». Non l' avesse mai detto, perché da quel giorno del lontano gennaio 2006 la moglie non s' è più mossa. E oggi, in quella piccola ala della sua grande casa, la moglie ci vive con il nuovo compagno e il figlioletto appena partorito. Proprio quel figlioletto che nel palazzo e nel quartiere tutti credono essere di Remo. «È pazzesco - spiega lui, che ha citato la moglie e il suo amante anche per danno all' immagine e pretende 900 mila euro di risarcimento per avergli dato la patente di cornuto - il Comune me li ha messi persino nello stato di famiglia, sarà stato un errore ma così è... e poi sono io che pago le spese condominiali, sono io a pagare l' acqua e il riscaldamento anche per loro». Al giudice delle separazioni il buon Remo chiede che tutto questo finisca. Ma nè lui nè il suo avvocato, Antonio Pinto, per ora hanno potuto cantare vittoria. E così nella sua grande casa vivono in tanti, ma non tutti felici e contenti. Biagio Marsiglia Il caso Il tradimento Remo divideva la stessa casa con l' ex moglie e l' amante Il tribunale L' uomo dovrà pagare le spese anche per gli «ospiti»