Come potete immaginare non parlo di quella italiana, ma, dopo le elezioni in Galizia e (soprattutto) nel Pais Vasco, di quelle spagnole.
Lookha saprebbe sicuramente descrivere in modo migliore lo scenario, che vede partecipi 3 (soli) partiti principali (PSOE, PP, PNV), uno piccolo (UPD) e uno regionale (CiU).
A livello nazionale il PSOE governa con l'appoggio del PNV, partito nazionalista basco, mentre il PP sta, chiaramente all'opposizione, come l'Upd e il CiU, partito nazionalista catalano.
Il PP è diviso al suo interno in due principali correnti. Quella dell'attuale segretario e quella della Aguirre, posizionata più a destra del primo. Le lotte interne per la leadership sono forti e non si risparmiavano colpi bassi di nessun tipo, fino a quando, dopo le inchieste giudiziare di qualche settimana fa, che hanno investito il partito, sembra, almeno pubblicamente e in spirito cameratesco, che si siano ricompattati, riuscendo tra l'altro a far dimettere il ministro di giustizia socialista.
Arrivo al punto.
Domenica ci sono state le elezioni in Galicia, dove ha perso la leadership il PSOE, a vantaggio
del PP, che ne esce rafforzato quindi anche a livello nazionale.
Sempre domenica ci sono state le elezioni anche nei paesi baschi, dove il risultato è stato che il PNV, che governa da 30 anni, è stato il partito più votato, ma non ha la maggioranza tale da poter eleggere per l'ennesima volta Ibarretxe, come Lehendakari (una sorta di presidente) della Comunità basca. Questo perchè il PSOE ha aumentato il proprio numero di seggi e con l'appoggio del PP e del UpD (che ha un solo seggio) potrebbe per la prima volta nella storia spagnola e basca, essere il primo Lehendakari socialista.
Ieri Ibarretxe ha detto che sarebbe un affronto politico, se lui non fosse confermato alla guida del Pais Vasco.
Oggi il PSOE, rimarcando il fatto che il PNV non è la religione per i baschi, ha chiesto formalmente l'appoggio del PP, che glielo ha concesso.
Di conseguenza, il PNV ha minacciato di togliere l'appoggio nazionale al governo di Zapatero.
E ancora il CiU sembra, non si è tirato indietro nel fornirlo, qualora mancasse quello del PNV.
In questo clima, ci si prepara alle Elezioni europee.
ah, piccolo particolare... tutti i personaggi citati sono sulla cinquantina