Torino, furto d'auto finito in tragedia Ucciso un uomo, ferita sua figlia di 16 anni
TORINO - Ucciso per difendere la propria auto che un ladro voleva rubare. La vittima è un impiegato di 47 anni, Lorenzo Bollati, ucciso a coltellate davanti alla figlia di 16 anni, Giorgia, colpita anche lei da alcuni fendenti e ricoverata in condizioni gravi. E' accaduto a Torino, in via Monte Rosa, vicino all'ospedale san Giovanni Bosco nel popolare quartiere di Barriera di Milano. L'omicida - Antonio Olivieri, un 43enne foggiano di Lucera, sofferente di problemi psichiatrici - è scappato, ma è stato bloccato poco dopo da una pattuglia di vigili che lo ha notato mentre cercava di cambiarsi gli abiti sporchi di sangue.
L'auto che il ladro voleva rubare, una Panda rossa acquistata recentemente, è ferma in doppia fila davanti al caseggiato dove abitava la vittima. Sono stati alcuni vicini di casa a chiamare la polizia. "Ho sentito delle urla", racconta una signora. "Mi sono affacciata e ho visto uno, con una felpa a quadri bianchi e neri, che colpiva con un coltello un uomo. La ragazzina era già a terra, tutta sporca di sangue".
Chiuso in una stanza della polizia municipale, Antonio Olivieri pronuncia frasi sconnesse: "Sono perseguitato dalla mafia". Sembra l'uomo che soffra di problemi psichiatrici e che proprio stamane sia stato visitato in ospedale per una crisi nervosa.
Dapprima il motivo della lite pareva fosse stato l'auto lasciata in doppia fila. In seguito gli investigatori sono riusciti a fare un po' di luce sull'episodio. Sembra che l'uomo stesse tentando di rubare l'auto quando la figlia del proprietario lo ha sorpreso. E' nata una discussione in cui è intervenuto anche il padre dell'adolescente ma Antonio Olivieri, usando un coltello da cucina che teneva in tasca, ha colpito a morte l'uomo e sua figlia.