Perché il governo non rende pubblica Bankitalia e non si stampa i soldi che servono per saldare il debito pubblico? Sapevate che se non fosse per gli interessi maturati ogni anno il bilancio italiano sarebbe in attivo? Ogni anno 80 miliardi di interessi si aggiungono a un debito mostruoso, che già da tempo ha superato il PIL. Secondo voi il governo come fa a recuperare questo denaro? Beh, facendo ciò che pure noi saremmo costretti a fare: aumentando le tasse, tagliando fondi alla scuola, riducendo le pensioni etc etc. La principale obiezione mossa a chi propone di statalizzare la banca centrale è il pericolo di iperinflazione, come è successo in Germania negli anni trenta. Il compromesso è semplice: Bankitalia può anche restare in mano privata e la BCE può continuare a decidere quanta moneta emettere, ma che motivo c’è di indebitare lo stato? Perché l’emissione vera e propria (non la decisione del quantitativo) non può tornare allo stato? Perché mai lo stato si deve indebitare se la moneta appartiene ai cittadini? Con chi si indebita? Perché a qualche cittadino sveglio il sospetto potrebbe venire: non è che la moneta appartiene alle banche? E se appartiene alle banche è di enti privati, ovvero di banche italiane azioniste di Bankitalia, a sua volta azionista della BCE.
Che bisogno c'è di scambiare titoli di stato col denaro da emettere? In questo modo si generano interessi due volte: sui titoli di stato che la banca centrale rivende ai cittadini e sugli introiti dell’asta. Ma la banca centrale non guadagna solo su tali interessi, bensì sull'intero importo nominale della cartamoneta stampata. Questo è un sistema davvero geniale (per i banchieri) di creare fondi neri. Assomiglia al gioco delle tre carte perché quando ti chiedono con chi è indebitato lo stato ti viene da rispondere… con i cittadini.
Ma non finisce qui, perché il 92% della liquidità esistente è creata dalle normali banche. Questo si chiama credito e si basa sulla cosiddetta riserva frazionaria. In altre parole il denaro che pensate di avere in banca in realtà non c'è! Non esiste! Non per niente quando dovete ritirare una grossa somma vi fanno aspettare alcuni giorni. La moneta è creata dal nulla, come ripetono da anni nobel per l'economia del calibro di Maurice Allais. La moneta può essere creata (con il credito) e distrutta (con la chiusura di finanziamento). Il fatto è che non sarà mai possibile chiudere tutti i debiti perché la moneta è emessa tutta a debito. Significa che se all’inizio il debito uguaglia la massa monetaria, si aggiunge in seguito l'interesse. E l'interesse aumenta, aumenta… ma chi stampa il denaro per coprire questi interessi?
Ora vi sarà chiaro perché l'attuale politica adottata a livello globale per affrontare la crisi è del tutto fuori strada. Si stanno "tappando" debiti con altri debiti, anche ora che il sistema è al collasso. Ed è tutta questione di tempo. Se Cristoforo Colombo avesse contratto un euro di debito per scoprire l'America ora non gli basterebbe tutto il denaro del mondo per pagare il debito. E' un sistema che non può continuare in eterno, perché è esponenziale. Quanto tempo pensate possa durare un sistema del genere? Beh, è già durato troppo e ciò che sta accadendo ne è la dimostrazione. Il debito USA ha raggiunto il suo punto di non ritorno circa 15 anni fa e anche l’Italia l’ha già raggiunto. Quando il debito pubblico supera il PIL di un paese è quasi impossibile farlo scendere.
In questi giorni Europe 2020, il noto gruppo di anticipazione politica, ha ribadito che il collasso vero e proprio giungerà nell'estate. Il pianeta si troverà a un bivio e a quel punto sarà d’obbligo scegliere: o per una nuova classe di potere e nuove regole, o per il baratro in cui saremo trascinati per i prossimi dieci anni, con conseguenze molto difficili da prevedere.