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  1. #1
    Utente bannato
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    Questo si che è essere un eroe

    Il neurochirurgo Claudio Vitale, 59 anni, è ormai diventato un eroe a Napoli per quanto gli è capitato in sala operatoria all'ospedale Cardarelli. Durante un intervento è stato colto da infarto ma nonostante ciò è riuscito a portare a termine l'intervento salvando il paziente. Anche il dottore è in discrete condizioni.

    L'episodio è avvenuto lunedì scorso, e viene raccontato nelle pagine napoletane di Repubblica. "Non potevo abbandonare in un momento delicato", dice Vitale che respinge l'etichetta di "eroe": "Ho fatto solo il mio dovere". Quando è sopraggiunto l'infarto il medico stava operando un anziano paziente affetto da glioblastoma, un tumore al cervello. Vitale ha avvertito un forte dolore al petto, e i suoi colleghi in camera operatoria si sono accorti del malore.

    Lo hanno invitato a smettere, ma lui ha rifiutato acconsentendo solo a una brevissima pausa per farsi prelevare un campione di sangue. Le analisi hanno confermato l'infarto in atto, ma anche dopo aver saputo questa notizia Vitale ha deciso di continuare l'intervento.

    Mezz'ora dopo essersi tolto il camice verde, il neurochirurgo è stato sottoposto all'angioplastica per liberare la coronaria ostruita. Ora sta bene, e anche il decorso del paziente da lui operato al cervello induce all'ottimismo.
    GRANDISSIMO

  2. #2
    Utente di HTML.it
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    a me sembra un coglione, ma sono opinioni personali.

  3. #3
    Originariamente inviato da uroboro
    a me sembra un coglione, ma sono opinioni personali.
    Se non c'era nessun altro che poteva continuare al posto suo, allora perchè mai coglione? Se si fermava la persona sotto i ferri poteva morire e, andando avanti ha rischiato di morire anche lui, ma lui, almeno, ha accettato di correre il rischio, mentre il paziente sotto ai ferri no.
    Se c'era qualcuno che avrebbe potuto sostituirlo, allora è stato un incosciente.
    Definirlo coglione mi pare esagerato, non credi?

  4. #4
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da Domenix
    Se non c'era nessun altro che poteva continuare al posto suo, allora perchè mai coglione? Se si fermava la persona sotto i ferri poteva morire e, andando avanti ha rischiato di morire anche lui, ma lui, almeno, ha accettato di correre il rischio, mentre il paziente sotto ai ferri no.
    Se c'era qualcuno che avrebbe potuto sostituirlo, allora è stato un incosciente.
    Definirlo coglione mi pare esagerato, non credi?
    le tue parole mi sembrano smentite dall'articolo.
    Parla di colleghi che gli avrebbero consigliato di fermarsi. Nel 2009 non si opera da soli in uno scantinato con forchetta e coltello, sai?
    Risultato: un coglione. Ha messo a rischio la sua vita e quella del paziente senza motivo.

  5. #5
    Utente bannato
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    Originariamente inviato da Domenix
    Se non c'era nessun altro che poteva continuare al posto suo, allora perchè mai coglione? Se si fermava la persona sotto i ferri poteva morire e, andando avanti ha rischiato di morire anche lui, ma lui, almeno, ha accettato di correre il rischio, mentre il paziente sotto ai ferri no.
    Se c'era qualcuno che avrebbe potuto sostituirlo, allora è stato un incosciente.
    Definirlo coglione mi pare esagerato, non credi?
    Lascialo perdere fan parte di quelli che baciano il culo degli immigrati quando gli stuprano la moglie.

    E' chiaro che non poteva essere sostituito a quel punto dell'intervento, trattandosi tra l'altro di un tumore al cervello avra come minimo studiato lastre e come operare non è che puoi chiamare un medico a caso a sostituire, manco fosse una appendicite.

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da .NET-Inside
    Lascialo perdere fan parte di quelli che baciano il culo degli immigrati quando gli stuprano la moglie.
    rimangiati la cazzata che hai detto, idiota.

  7. #7
    Originariamente inviato da uroboro
    rimangiati la cazzata che hai detto, idiota.
    La battuta di Net-Inside è stata sicuramente infelice, ma ci vuole coraggio a fare quello che quel chirurgo ha fatto e ci vuole davvero coraggio a dire quello che tu hai detto, non credi?
    E' coglione, quindi, secondo il tuo intelletto, anche la persona che in caso di pericolo si butta tra le fiamme per salvare una persona inerme ed indifesa ed è anche coglione il poliziotto che per difendere il cittadino si fa sparare dai criminali ed è anche coglione il magistrato che per combattere la criminalità organizzata mette a rischio la propria vita facendosi ammazzare con le bombe. E' questo quello che pensi?

  8. #8
    Originariamente inviato da Domenix
    E' coglione, quindi, secondo il tuo intelletto, anche la persona che in caso di pericolo si butta tra le fiamme per salvare una persona inerme ed indifesa
    in effetti le persone che si buttano tra le fiamme non durano molto, nel mondo reale
    nel mondo reale vincono il darwin award

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da Domenix
    La battuta di Net-Inside è stata sicuramente infelice, ma ci vuole coraggio a fare quello che quel chirurgo ha fatto e ci vuole davvero coraggio a dire quello che tu hai detto, non credi?
    E' coglione, quindi, secondo il tuo intelletto, anche la persona che in caso di pericolo si butta tra le fiamme per salvare una persona inerme ed indifesa ed è anche coglione il poliziotto che per difendere il cittadino si fa sparare dai criminali ed è anche coglione il magistrato che per combattere la criminalità organizzata mette a rischio la propria vita facendosi ammazzare con le bombe. E' questo quello che pensi?

    Io penso che un intervento PROGRAMMATO è eseguito sempre da più di un medico e sicuramente un altro collega sarebbe stato in grado di sostituirlo, perché in grado di cavarsela anche in situazioni difficili ( e questa lo era ).
    Le sedute operatorie non sono emergenze come quelle da te menzionate, che con il discorso specifico non c'entrano veramente nulla.

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di --LO--
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    scommetto che se però il chirurgo aveva un qualche spasmo per il dolore e fo*teva il cervello al paziente, non si sarebbero fatti duemila servizi chiamandolo eroe.
    NOn è un eroe. ha semplicemente fatto il suo lavoro. (che tra l'altro è quello che afferma lui stesso)

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