Salve volevo parlarvi di un pazzo.
Il suo nome è Tycho Brae.
A scuola sentirete il suo nome di sfuggita ma in realtà se la chiesa se ne sta zitta sull'universo e la sua forma è forse graziie a lui e alla sua passione per i nani.
Poco dopo la morte di Copernico la chiesa che per inspiegabili ragioni aveva inziato a fare proprie le teorie di un pagano chiamato Aristole, fumava nervosa un pacchetto di eretici al giorno. (*)
Era una scelta difficile, ma fortunatamente Aristotele che era detto anche il buffone più grande dell'universo, aveva infatti convinto un po' tutti che bastava il solo pensiero per descrivere e capire le cose. L'osservazione delle cose, i dati sperimentali, le prove non era importanti. D'altra parte quando voi raccontate una panzana è meglio che la gente non indaghi. Senza contare che questo avrebbe anche aiutato a non porre troppe domande su dio...
La chiesa, infatti, durante il medioevo si era già dovuta fare carico di dare le risposte che non aveva ai fedeli. Abbracciare i grandi filosofi pagano omosessuali del mondo greco era la soluzione ideale.
Questo portò loro grande giovamento.
La teoria di aristotele della terra al centro dell'universo ( perchè più pesante ) piaceva, anche perchè era in accordo con l'unica affermazione comoslogica della bibbia ( Giosuè disse che aveva chiesto a dio di fermare il sole... quindi era il sole a muoversi.. ).
In quel tempo alla corte di danimarca uno sbruffone straricco se ne andava un po' in giro per le università europeee a sbevazzare. Una volta bevve talmente tanto che litigò con un altro ubriaco e finì per accettare un duello. Ne venne a casa senza il naso.
Tornato nel suo paese natale il giovane Tycho decise che forse sarebbe stato il caso di crearsi un locale per feste tutto suo, anche perchè l'unica sporgenza sana che gli restava era in mezzo alle gambe.
Così' ando dal re di Danimarca, che era tipo dydboy ma più intelligente e gli chiese un isoletta e qualche miliardo di sesterzi danesi. La metà la spese in birre, l'altra per erigere un castello che divenne uno dei primi centri di ricerca di tutta la civiltà occidentale. Non esisteva nemmeno il telescopio ma lui decise di fare un osservatorio astronomico. La cosa assurda è che una notte in cui NON era ubriaco vide un evento rarissimo. L'esplosione di una supernova ( SN 1572 ).
Si incazzò tantissimo.
Per decenni i professori di tutta europa continuavano a ripetergli che la volta celeste era immutabile, che le stelle erano perfette. Gli crollò il mondo addosso.
Per risollevarsi dalla depressione comprò un nano al circo, gli diede il nome di elk e lo tenne sotto il tavolo della mensa per far divertire gli ospiti.
Ora immaginatevi un ciccione rosso di capelli che beve e rutta ai banchetti con un naso di rame che da da mangiare a un nano sotto il tavolo come se fosse un animale domestico.
Era l'invidia di tutti i suoi amici ( e anche la mia, ma non per il naso ).
Ripresosi dalla depressione grazie al nano iniziò a studiare veramente le stelle. E capì che aristotele era un deficiente. Perchè giorno dopo giorno, con attente costanti e ripetitive misurazioni dimostrò che l'universo non è il perfetto mondo geometrico di aristotele. Ancora oggi ci si domanda quanto diavolo di tempo deve aver perso per ottenere calcoli così precisi.
Ma fu lui grazie a questo metodo poi a portare il giovane Keplero a formulare le sue teorie e a portarci dove siamo ora. Keplero infatti dimostrò che le orbite dei pianeti non sono circolari, ma ellittiche, e che il sole è uno dei fuochi di queste ellisssi.
Resta il fatto che Tycho non accetto mai che il sole fosse al centro dello spazio conosciuto.
Ciò nonstante era felice per il suo nano.
Lo stesso giorno che un suo amico gli fece un offerta stratosferica per comprarsi il nano, successe l'irreparabile. Il nano per divertire un commensale bevve tantissimo, cadde dalle scale e si sfasciò la testa.
Tycho allora si diede al cibo. Ma vi si diede così tanto che ad un banchetto, per continuare a mangiare tenne l'urina fino a che non gli scoppiò la vescica e muorì'.
Evviva satana.