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Monta la protesta degli Lsu del Comune di Palermo che da mercoledì potrebbero ritrovarsi senza un’occupazione. Si tratta di 3200 lavoratori per i quali, dal 31 marzo, non ci saranno rinnovi a tempo o stabilizzazioni a causa della mancanza di fondi. Da Roma il Comune attende 55 milioni di euro ma questi non sono ancora arrivati e probabilmente l’intera somma potrebbe essere destinata non solo alla città di Palermo ma a tutti i Comuni siciliani. Si attendono notizie in merito dalla Capitale dove si trovano l’assessore al personale Roberto Clemente e il direttore generale Gaetano Lo Cicero per trattare il problema con i ministeri del Lavoro e dell’Economia.

Intanto i lavoratori socialmente utili si mobilitano e lunedì saranno in assemblea con il sindacato Alba mentre il giorno successivo scenderanno in piazza per lo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil. A subirne le conseguenze saranno i cittadini e soprattutto chi ha dei bambini. Molti asili e scuole materne potrebbero rimanere chiusi così come si è verificato durante l’ultima assemblea Alba, quando a rimanere aperti sono stati solo 6 asili su 23. I tre segretari provinciali delle maggiori sigle sindacali sono compatti nel “chiedere una soluzione condivisa entro il 31 marzo, data in cui scade la proroga del bacino Asu di Palermo. E’ già la seconda volta nell’arco di poco tempo che il governo nazionale mette a rischio la stabilizzazione degli Lsu creando conflitti tra ministeri e bloccando a Roma le risorse destinate ai precari palermitani”.

Contemporaneamente l’opposizione insorge e, tramite i deputati del Pd Giuseppe Berretta, Alessandra Siragusa e Cesare Damiano, ha depositato un’interrogazione urgente in Commissione Lavoro alla Camera chiedendo chiarezza sulla “diatriba interpretativa tra ministero dell’Economia e ministero del Lavoro”.

A destare preoccupazione c’è anche la situazione legata alla liquidazione della società Palermo Ambiente. Ieri gli Lsu della società si sono fatti sentire occupando gli uffici della direzione generale chiedendo chiarezza sul proprio futuro. Sulla questione il capogruppo del pd al Comune, Davide Faraone, ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Per Faraone “la liquidazione di Palermo Ambiente è illegittima, non tutela i dipendenti e le loro professionalità. Inoltre la società è stata liquidata con delibera di giunta dello scorso dicembre in base a un decreto della presidenza della regione che già a ottobre scorso era stato revocato. Alla luce di ciò non è chiara la ragione che ha indotto il Comune di palermo a prendere questa decisione”.

La situazione attuale dei lavoratori socialmente utili è quindi una polveriera sul punto di esplodere. Nei prossimi giorni si saprà di più su quello che sarà il loro futuro ma il problema attuale sembra abbastanza lontano dall’essere risolto.

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gente che ha avuto diritto al posto solo perchè con precedenti penali, pagata molto più di me, sparsa qui e la a non fare niente, senza obbligo di presenza, senza obbligo di lavorare, con anzi un bonus in più se lavorano, che se vogliono un aumento o un rinnovo sfasciano locali del comune uffici e teatri, che creano disoccupazione in quanto il comune non può pagare loro ed in più una persona diplomata che faccia realmente il lavoro, usati come bacino elettorale etc
quelli la insomma
adesso il comune è in rosso in maniera similare a catania e messina, e non gli verrà rinnovato il contratto
come diretta conseguenza metteranno a ferro e fuoco la città fino a quando il comune non taglierà di nuovo su servizi essenziali per trovare i soldi
cammarata ammazzati per favore