Belle e giuste parole.
Mi domando quanti sono quelli che fanno becera solidarietà, si stano indignando per i morti, stano promettendo "cambiamenti" ma sono gli stessi che vivono delle "furbizie" che, tutte sommate, creano le condizioni ideali per che questo tipo di catastrofi succedono?
Domanda ancora più provocatoria... queste ondate di solidarietà, in che misura possono essere messe in moto da un vago e comune senso di colpa mosso dai propri piccoli o grandi peccatucci quotidiani?