vorrei evirare di mischiare questa discussione con quella principale perchè vorrei tirare qualche bestemmione in libertà
http://italiainformazioni.it/giornal...mila-morti.htm
Nel 1984 disse che se si fosse verificato un terremoto distruttivo nella Sicilia orientale, sarebbero morte almeno 50 mila persone. Oggi, venticinque anni dopo quella profezia, e a pochi giorni dal terribile sisma che ha sconvolto l'Abruzzo, l'ex ministro della Protezione Civile, Giuseppe Zamberletti, rilancia l'allarme. In Sicilia niente è cambiato da allora.
Risponde con passione e un pizzico di ironia Giuseppe Zamberletti, classe 1933, ex parlamentare dc e padre fondatore della moderna Protezione Civile in Italia a partire dai primi anni '80, quando presidente della Repubblica era Sandro Pertini. Il primo incarico in questo senso Zamberletti lo ebbe nel 1981 proprio su impulso di Pertini. Poi fu Ministro della Protezione per molti anni fino al 1987. Da allora però non ha mai smesso di occuparsi di protezione civile: attualmente è presidente dell’Ispro (Istituto per le ricerche e gli studi sulla protezione e la difesa civile) e del Centro Volontariato Nazionale e presidente della Commissione nazionale Grandi Rischi della Protezione Civile.
On. Zamberletti, se non ricordo male diversi anni fa lei venne a Catania da ministro della Protezione civile per una esercitazione…
Si si, me lo ricordo eccome! Avevamo organizzato una esercitazione simulando un terremoto distruttivo nella Sicilia orientale, tipo quello del 1693 per intenderci, ma appena entrai nella sala operativa della Prefettura salutai tutti e feci per andare via: Ehi, dissi, io vi saluto ragazzi, qui alla prima scossa crolla tutto, altro che coordinamento dei soccorsi…
Ricorda l’anno?
Certo, mi faccia pensare un attimo… era il 1984 o il 1985…
E fece anche una terribile profezia: un terremoto come quello del 1693 in Sicilia orientale oggi farebbe almeno 50 mila morti. Ricorda?
Certo che lo ricordo, perché la Sicilia orientale è soggetta a terremoti magari distanziati nel tempo, ma molto forti.
Sono passati 25 anni da allora…
Si sono passati 25 anni e per fortuna non è successo niente, nel senso che il terremoto non c’è stato, ma sono passati 25 anni e il rischio che possa accadere è ovviamente aumentato…
Quindi conferma quel dato?
Purtroppo sì, lo devo confermare. Perché in questi 25 anni passati non mi risulta che sia stato fatto qualcosa per attenuare questo rischio. E la Sicilia orientale in Italia è come la California per gli Stati Uniti. Lì si aspetta il Big One, il grande terremoto, e qui da noi il Big One atteso è quello della Sicilia orientale…
Lei allora con quelle dichiarazioni creò un caso, fece scandalo che un ministro dicesse quelle cose. Come vennero accolte nell’ambiente politico?
Beh, spesso con ironia… quando mi vedevano facevano le corna, gli scongiuri… ma io rispondevo che il terremoto non si batte con le corna, ma con la prevenzione.
Presidente Zamberletti, dicevamo della prevenzione. Se ne parla da decenni, ormai dovrebbero averlo capito anche i sassi che questa è l’unica via per mitigare i rischi, giusto?
Giusto, giustissimo, ma purtroppo nel nostro Paese non c’è questa cultura. Passata l’emozione se ne scorderanno tutti… E non è solo colpa dei politici, è che spesso sono anche i cittadini a non volerne sapere.
Pensa che andrà così anche stavolta?
Temo di sì, ma spero di no… dobbiamo riuscire a tenere alta la sensibilità dei cittadini anche se non sarà facile. A volte alla scarsa attenzione dei cittadini si sovrappongono interessi di gruppi e lobby…
Per esempio?
Per esempio nel caso dell’istituzione di un fascicolo obbligatorio che segua la vita del fabbricato, e nel quale siano contenute tutte le informazioni sulla costruzione, i materiali usati, le tecniche applicate, ecc. Un documento che sarebbe utilissimo anche per individuare eventuali responsabilità in caso di problemi. Ma purtroppo non si riesce a far passare anche per le pressioni della lobby delle grandi proprietà edilizie… Ma soprattutto dovrebbero essere i cittadini a pretendere certe garanzie, come le pretendono sul materiale dei pavimenti o sul colore delle pareti. I cittadini dovrebbero capire che la prevenzione salva le loro vite, e che il libretto non è un fastidio burocratico, ma una garanzia sulla loro vita.
Presidente, SiciliaInformazioni ha lanciato una proposta per la prevenzione: aumentare le detrazioni fiscali magari fino all’80% per chi rende la propria casa antisismica… una norma che potrebbe essere inserita magari nel piano casa allo studio del governo…
Esatto, perfetto! La condivido in pieno e anzi aggiungo che bisognerebbe condizionare qualsiasi permesso a migliorare la proprietà edilizia alla messa a norma antisismica. Chi non mette la casa a norma non dovrebbe poter fare altri lavori con il contributo dello stato.