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  1. #1
    Utente bannato
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    I cornetti sono pericolosi, il kebab clndestino, la grappa al gusto di metilico è ok

    Guerra contro i clandestini, ma non alla grappa clandestina. Sta infatti per tagliare il traguardo un disegno di legge che liberalizza la produzione di grappa e acquavite, fortemente voluto dalla Lega Nord. Sino ad oggi, il divieto di distillare in casa è assoluto e le ragioni non sono solo semplici motivi fiscali, ma soprattutto igienico-sanitari. I produttori industriali di grappa sono tenuti a versare la tassa di otto euro al litro e sono sottoposti, inoltre, a numerosissimi controlli che garantiscono la salubrità del prodotto. Liberalizzando la produzione di grappa, i rischi della qualità aumenterebbero di gran lunga, nessuno infatti sarebbe a conoscenza di cosa potrebbe finire in bottiglia.
    La grappa “fai da te”, è comunque una pratica molto utilizzata soprattutto nel nord Italia e per il leghista Gianpaolo Vallardi, uno dei senatori firmatari del disegno di legge, si tratterebbe comunque di una “tradizione antica che bisogna conservare”.
    Tuoni, fulmini e saette arrivano dall’Istituto Nazionale Grappa, associazione che rappresenta circa il 70% della grappa distillata. Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto, in un comunicato stampa, ha infatti dichiarato: “Siamo preoccupati innanzitutto per la salubrità del prodotto. In Italia si stima che ci siano diverse decine di migliaia di alambicchi clandestini che, legalizzati, potrebbero produrre circa 10 milioni di bottiglie di grappa difficilmente controllabili e potenzialmente molto pericolose.

    La distillazione produce infatti anche componenti fortemente dannosi come l'alcol metilico (lo stesso all'origine dello scandalo nel vino più di vent'anni fa). E inoltre residui di metalli tossici come il rame. I distillatori sono in grado di escludere questi composti e la grappa prodotta è costantemente controllata dall'amministrazione dello Stato da un punto di vista igienico-sanitario”. Dello stesso parere è Giancarlo Conte, unico meridionale entrato nel gotha nazionale della grappa, e amministratore dell’Azienda Trapas Conte Alambicco di Sicilia: “Siamo totalmente contrari a questo disegno di legge – ha confermato Conte ai nostri microfoni- principalmente perché la merce sarebbe fuori controllo sia per la qualità che per la quantità. Si tratterebbe di prodotti esenti dalle imposte e dal punto di vista sanitario ci sarebbero delle gravi carenze.
    Noi siamo controllati non soltanto sotto il profilo fiscale, ma anche sanitario e questo significa che la grappa attualmente in commercio è igienicamente sicura per i consumatori.” Il disegno di legge stabilisce che si potranno produrre circa 50 litri di grappa l’anno.
    Il problema, a questo punto, non è “fatta la legge trovato l’inganno” ma, al contrario, fatto l’inganno, trovata la legge!


    Mi vogliono rovinare pure il grappino

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Re: I cornetti sono pericolosi, il kebab clndestino, la grappa al gusto di metilico è ok

    Originariamente inviato da s0r42
    Tuoni, fulmini e saette arrivano dall’Istituto Nazionale Grappa, associazione che rappresenta circa il 70% della grappa distillata. Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto, in un comunicato stampa, ha infatti dichiarato: “Siamo preoccupati innanzitutto per la salubrità del prodotto.

  3. #3
    Utente bannato
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    Re: I cornetti sono pericolosi, il kebab clndestino, la grappa al gusto di metilico è ok

    Originariamente inviato da s0r42
    Guerra contro i clandestini, ma non alla grappa clandestina. Sta infatti per tagliare il traguardo un disegno di legge che liberalizza la produzione di grappa e acquavite, fortemente voluto dalla Lega Nord. Sino ad oggi, il divieto di distillare in casa è assoluto e le ragioni non sono solo semplici motivi fiscali, ma soprattutto igienico-sanitari. I produttori industriali di grappa sono tenuti a versare la tassa di otto euro al litro e sono sottoposti, inoltre, a numerosissimi controlli che garantiscono la salubrità del prodotto. Liberalizzando la produzione di grappa, i rischi della qualità aumenterebbero di gran lunga, nessuno infatti sarebbe a conoscenza di cosa potrebbe finire in bottiglia.
    La grappa “fai da te”, è comunque una pratica molto utilizzata soprattutto nel nord Italia e per il leghista Gianpaolo Vallardi, uno dei senatori firmatari del disegno di legge, si tratterebbe comunque di una “tradizione antica che bisogna conservare”.
    Tuoni, fulmini e saette arrivano dall’Istituto Nazionale Grappa, associazione che rappresenta circa il 70% della grappa distillata. Cesare Mazzetti, presidente dell’Istituto, in un comunicato stampa, ha infatti dichiarato: “Siamo preoccupati innanzitutto per la salubrità del prodotto. In Italia si stima che ci siano diverse decine di migliaia di alambicchi clandestini che, legalizzati, potrebbero produrre circa 10 milioni di bottiglie di grappa difficilmente controllabili e potenzialmente molto pericolose.

    La distillazione produce infatti anche componenti fortemente dannosi come l'alcol metilico (lo stesso all'origine dello scandalo nel vino più di vent'anni fa). E inoltre residui di metalli tossici come il rame. I distillatori sono in grado di escludere questi composti e la grappa prodotta è costantemente controllata dall'amministrazione dello Stato da un punto di vista igienico-sanitario”. Dello stesso parere è Giancarlo Conte, unico meridionale entrato nel gotha nazionale della grappa, e amministratore dell’Azienda Trapas Conte Alambicco di Sicilia: “Siamo totalmente contrari a questo disegno di legge – ha confermato Conte ai nostri microfoni- principalmente perché la merce sarebbe fuori controllo sia per la qualità che per la quantità. Si tratterebbe di prodotti esenti dalle imposte e dal punto di vista sanitario ci sarebbero delle gravi carenze.
    Noi siamo controllati non soltanto sotto il profilo fiscale, ma anche sanitario e questo significa che la grappa attualmente in commercio è igienicamente sicura per i consumatori.” Il disegno di legge stabilisce che si potranno produrre circa 50 litri di grappa l’anno.
    Il problema, a questo punto, non è “fatta la legge trovato l’inganno” ma, al contrario, fatto l’inganno, trovata la legge!


    Mi vogliono rovinare pure il grappino
    l'alcool metilico è il primo che viene fuori.. poi c'è la frazione buona e una un po' più scadente.. si deve essere esperti altrimenti ti intossichi come minimo, diventi cieco come via intermedia e schiatti al peggio

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Re: Re: I cornetti sono pericolosi, il kebab clndestino, la grappa al gusto di metilico è ok

    Originariamente inviato da scimmietta1
    l'alcool metilico è il primo che viene fuori.. poi c'è la frazione buona e una un po' più scadente.. si deve essere esperti altrimenti ti intossichi come minimo, diventi cieco come via intermedia e schiatti al peggio
    chi produce grappa di solito lo sa fare, perchè lo facevano già i genitori o giù di li, e gli hanno insegnato.

    anche andare per funghi può essere pericoloso, se non sai cosa raccogli...

    mi sembra più una cosa per far piacere a qualcuno, che non per salvare mezza vita all'anno

  5. #5
    Utente bannato
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    speriamo almeno che si farà una distinzione chiara tra quelli amatoriali e quelli che superano tutti i test sanitari

    anche se gli imbrogli fioccherebbero lo stesso :S

  6. #6
    Utente di HTML.it
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    qui il testo del disegno di legge

    cosi', a una prima lettura, non vedo onestamente il problema, anzi, si tratta di regolamentare quella che in effetti E' una tradizione molto diffusa. Cosi' diffusa che onestamente pensavo fosse gia' legale, distillarsi la propria grappa. (perche' e' di autoconsumo che si parla, eh) Si parla di controlli, registri e segnalazioni obbligatorie all'usl...

    Mah, sara' il mio occhio poco abituato al legalese, probabilmente e' migliorabile, ma non mi sembra un abominio, ecco.
    ATTENZIONE

    Non sono piu' presente sul forum. Ma potrei tornare a rompere le balle all'improvviso per poi sparire di nuovo.

  7. #7
    Originariamente inviato da Druzya
    qui il testo del disegno di legge

    cosi', a una prima lettura, non vedo onestamente il problema, anzi, si tratta di regolamentare quella che in effetti E' una tradizione molto diffusa. Cosi' diffusa che onestamente pensavo fosse gia' legale, distillarsi la propria grappa. (perche' e' di autoconsumo che si parla, eh) Si parla di controlli, registri e segnalazioni obbligatorie all'usl...

    Mah, sara' il mio occhio poco abituato al legalese, probabilmente e' migliorabile, ma non mi sembra un abominio, ecco.
    Te lo appoggio. Mi sembra una buona legge.

  8. #8
    Utente bannato
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    non pensavo che fosse diffuso per come sottintendete voi

    comunque finchè saranno due cose completamente distinte e distinguibili, e soprattutto se ve le terrete voi
    per me e per la mia vista non c'è problema

  9. #9
    Se si parla di legalizzare un uso destinato all'autoconsumo (rigorosamente non alla vendita) direi che è una cosa positiva indipendentemente dalla parte politica da cui venga la proposta
    "La vendetta è un piatto che va gustato freddo"
    Antico proverbio Klingon.
    Lo chiamavano il 'Computer Umano'. Sapeva contare fino a 20 e nudo fino a 21!

  10. #10
    Originariamente inviato da Druzya
    qui il testo del disegno di legge

    cosi', a una prima lettura, non vedo onestamente il problema, anzi, si tratta di regolamentare quella che in effetti E' una tradizione molto diffusa. Cosi' diffusa che onestamente pensavo fosse gia' legale, distillarsi la propria grappa.
    Mio padre la distillava in casa in compagnia di un finanziere e di un ispettore di polizia, più legale di così.

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