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  1. #1
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    No, cioè... siamo alla frutta

    Muore in fila, i turisti lo fotografano
    Ad Urbino scatti a un uomo che si accascia all'ingresso di una mostra, intervengono i vigili
    Dal nostro inviato Francesco Alberti

    URBINO — Un cadavere in piazza, sotto il sole delle 11. Turisti ordinatamente in fila per visitare la mostra di Raffaello a Palazzo Ducale. Gruppi di bambini che si avvicinano festosamente al Duomo per celebrare le comunioni. Mani pietose hanno appena coperto con un lenzuolo bianco quel corpo senza vita, crollato a terra pochi minuti prima, forse per un infarto, forse per un ictus. Dal gruppo dei turisti, all'improvviso, parte un flash, poi un altro ancora. Qualcuno se ne accorge, ma sul momento non capisce. Non ci sono Raffaello da immortalare, è ancora troppo presto. Poi tutto diventa assurdamente chiaro: è il cadavere il bersaglio di quegli improvvisati paparazzi del macabro. Curiosità horror.


    Il centro storico di Urbino (dal web)
    «Ma che fate, smettetela! — urla un vigile urbano —. Vi sembra questo uno spettacolo da riprendere?». La mostra di Raffaello, a Palazzo Ducale, ha aperto i battenti da poco più di un mese e ha già superato le 50 mila presenze. Racconta il Raffaello giovanile: 20 dipinti e 19 disegni originali provenienti dal Louvre, dal Prado, dagli Uffizi, da mezzo mondo. Una scorpacciata d'arte per gli amanti della foto. Basta avere la pazienza di staccare il biglietto d'ingresso. E invece no: quel corpo che all'improvviso crolla a terra, senza un gemito, come se gli avessero di colpo staccato la spina, diventa l'immagine più ambita. Raffaello può aspettare. Il morto è un uomo di 77 anni, arrivato da Reggio Emilia assieme a un gruppo di amici: crolla a terra, mentre, in fila con gli altri, sta aspettando che il capo comitiva acquisti i biglietti. Arriva il 118. Ma c'è poco da fare.

    Una pattuglia dei vigili urbani, racconta il Resto del Carlino, nota l'agitazione, si ferma e prende in consegna il cadavere. Lo coprono con un lenzuolo, convinti che nell'arco di pochi minuti arriverà il carro funebre. E invece il tempo passa. Dieci, venti, quaranta minuti. Che si dilatano enormemente in quella situazione. Con i turisti in coda, alcuni dei quali proprio non ce la fanno a staccare gli occhi da quel lenzuolo bianco. E un gruppo di ragazzini, preceduto da gridolini di festa, che dal fondo della piazza si dirige verso il Duomo per le prime comunioni. Un contrasto doloroso. I vigili riparano il corpo con un pannello. Ma non basta. Qualcuno scatta foto. A ripetizione. «Basta, si vergogni!» gridano gli agenti. Poi parte un altro. Gli agenti cambiano atteggiamento, si fanno truci. E allora i flash si fermano. La coda si ricompone. Tutti da Raffaello. Tanto la foto-trofeo è un'altra.

    Francesco Alberti
    :berto:

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di wallrider
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    a forza di spettacolarizzazione del dramma, questi sono i risultati



    comunque sono vergognosi
    RIP Cicciobenzina 9/11/2010

    "Riseminaciceli, i ceci nell'orto"

  3. #3
    Direi che questo 3d, si ricollega alla grande con l'altro che hai aperto: ci vuole un attimo a tornare barbari, anche se pieni di soldi.

  4. #4
    Originariamente inviato da DeBe99
    Direi che questo 3d, si ricollega alla grande con l'altro che hai aperto: ci vuole un attimo a tornare barbari, anche se pieni di soldi.
    La luce è più veloce del suono: per questo motivo molte persone sembrano brillanti fino a quando non parlano.

  5. #5

    Re: No, cioè... siamo alla frutta

    Originariamente inviato da .NET-Inside
    :berto:
    E di cosa ti stupisci?

    In una società dove la curiosità morbosa della gente porta delle persone a spiarne altre 24h su 24, è normale.

    In una società dove a poche ore da un terremoto c'è il Bruno Vespa di turno a farci impietosire, e i giornalisti che chiedono alla gente in macchina "come mai dorme in macchina?".

    In una società che segue morbosamente casi come quelli di Cogne, Perugia, Garlasco & co.

    Io non mi stupirei più di tanto.
    Purtroppo.
    "Lo picchierò finchè non avrà dei flashback!"
    "Dei flashback di che cosa?"
    "Di me che lo picchio."

    Facebook - Anobii
    Buonista, ipocrita e falso.

  6. #6
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    Re: Re: No, cioè... siamo alla frutta

    Originariamente inviato da darkshout
    E di cosa ti stupisci?

    In una società dove la curiosità morbosa della gente porta delle persone a spiarne altre 24h su 24, è normale.

    In una società dove a poche ore da un terremoto c'è il Bruno Vespa di turno a farci impietosire, e i giornalisti che chiedono alla gente in macchina "come mai dorme in macchina?".

    In una società che segue morbosamente casi come quelli di Cogne, Perugia, Garlasco & co.

    Io non mi stupirei più di tanto.
    Purtroppo.
    appunto...


    mai fatto caso alla ressa intorno alle ambulanze vicino ad incidenti?
    ciao ciao... forse un giorno...

  7. #7
    Utente bannato
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    Allora un conto è se stai passando un pomeriggio a non fare un kaiser, nella strada davanti a casa tua succede un incidente pauroso, è normale andare a vedere. O se investono uno davanti casa tua è normale guardare che succede... questo lo posso capire.

    Ma mettersi a scattare foto

  8. #8

    Re: Re: Re: No, cioè... siamo alla frutta

    Originariamente inviato da valuzza
    mai fatto caso alla ressa intorno alle ambulanze vicino ad incidenti?


    o la fila di auto che si crea perché la gente deve rallentare per vedere se c'è il morto quando vedono che c'è stato un incidente...forse perché le disgrazie altrui ci fanno sentire più fortunati...
    l'ignoranza è benedetta

  9. #9

    Re: Re: Re: No, cioè... siamo alla frutta

    Originariamente inviato da valuzza
    appunto...


    mai fatto caso alla ressa intorno alle ambulanze vicino ad incidenti?

    basta pensare al fatto che il 90% delle cause di code sulle autostrade a seguito di un incidente non sia l'incidente stesso ma l'idiozia della gente per riuscire a guardare rallenta e blocca le altre macchine

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di wallrider
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    Re: Re: Re: Re: No, cioè... siamo alla frutta

    Originariamente inviato da Mick The Rabbit
    o la fila di auto che si crea perché la gente deve rallentare per vedere se c'è il morto quando vedono che c'è stato un incidente...forse perché le disgrazie altrui ci fanno sentire più fortunati...
    la mitica "coda causa curiosi"

    Dio, che rabbia :rollo:
    RIP Cicciobenzina 9/11/2010

    "Riseminaciceli, i ceci nell'orto"

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