Mikael, giornalista d'inchiesta e redattore della rivista "Millenium" dopo aver perso un processo per diffamazione contro un magnate della finanza da lui accusato di loschi traffici, trova subito lavoro presso il vecchio industriale Henrik Vanger, membro della potente famiglia Vanger, il quale sospetta che l'adorata nipote Harriet, scomparsa misteriosamente nel lontano 1966, sia stata in realtà uccisa da un membro della sua famiglia.
Mikael, incaricato dall'industriale di indagare sul caso, si trova ben presto a confrontarsi con i misteri che aleggiano attorno alla potente famiglia, e trova aiuto insperato in una giovane hacker, Lisbeth, dipendente di un'agenzia di security, che aveva avuto l'incarico di sorvegliarlo da un funzionario della stessa società Vanger.
Assieme, scopriranno molto più di quanto credevano possibile.
"Uomini che odiano le donne" è un serrato giallo di indagine che ben presto prende le venature del thriller (con relative scene forti).
Diretto e sceneggiato con buona mano, tiene sempre alto il ritmo e non risparmia colpi di scena anche se in alcuni momenti (soprattutto verso la fine) appare un po' "telefonato". Piacerà ai più per il massiccio utilizzo dell'ormai onnipresente informatica ma anche per la figura ribelle e per il fascino inquietante di Lisbeth, moderna e androgina dark lady ottimamente interpretata.
Globale ***1/2
P.s.: non ho letto (nè mai leggerò) il vendutissimo best-seller di Stieg Larsson con lo stesso titolo. Per cui il giudizio non è assolutamente influenzato da alcunchè.