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  1. #1

    La Gelmini non ha proprio tutti i torti

    Almeno per quanto riguarda l'educare e i voti scolastici.

    Nota del Ministero in risposta ai dubbi dei prof, con molti scrutini già effettuati
    I docenti devono decidere di non mettere insufficienze anche a studenti carenti
    Scuola, la Gelmini boccia il 6 rosso
    "Per promuovere tutte sufficienze"
    di SALVO INTRAVAIA

    Il ministero dell'Istruzione si pronuncia contro il "sei rosso" alla scuola media. La nota che dovrebbe chiarire una volta per tutte la modalità di svolgimento degli scrutini finali nella scuola secondaria di primo grado è arrivata nella mattinata di oggi, quando cioè parecchie scuole hanno già deliberato. L'intervento in extremis di viale Trastevere sulle novità introdotte a fine ottobre dalla legge 169 (promozione con 6 in tutte le discipline, valutazione attraverso voti espressi in decimi e voto di condotta) chiarirà le idee ai prof che devono ancora svolgere gli scrutini ma metterà in ambasce coloro che li hanno già fatti.

    Con non poche perplessità, come testimonia la stessa nota chiarificatrice: "In risposta a quesiti pervenuti alla scrivente relativamente alle forme e alle modalità da impiegare nella valutazione degli alunni del primo ciclo di istruzione si forniscono i seguenti chiarimenti", recita la lettera firmata dal direttore generale per gli Ordinamenti scolastici e per l'autonomia scolastica, Mario Dutto, inviata alle scuole.

    Nei giorni scorsi, le cronache locali e nazionali hanno riferito delle modalità adottate dalle scuole italiane per evitare la debacle, in conseguenza ad una applicazione letterale della normativa introdotta dal governo Berlusconi. Intendendo promuovere anche alunni che non raggiungono la piena sufficienza in una o più discipline senza infrangere la legge e volendo comunicare alle famiglie che alcune promozioni sono state deliberate a maggioranza, e quindi occorre un recupero estivo, i collegi dei docenti hanno aguzzato l'ingegno.

    In alcuni casi, nel documento di valutazione finale sono stati trascritti i sei rossi per le materie non pienamente sufficienti in altri casi, accanto ai sei "abbondanti", compaiono asterischi o addirittura il vero voto (5 o addirittura 4) tra parentesi con accanto il sei, che però nel registro del professore rimane 4. Ma il ministero chiarisce che la promozione, come avevano intuito parecchi presidi, deve essere deliberata, seppure a maggioranza, con almeno tutti sei.

    "L'articolo 3 del decreto legge 137 dispone che 'sono ammessi alla classe successiva - recita la nota 6051 - ovvero all'esame di Stato conclusivo del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (...) La normativa in questione - continua - prevede, dunque, che i voti relativi allo scrutinio finale per l'ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato siano sempre deliberati a maggioranza dal consiglio di classe, su proposta, non vincolante, del docente della singola disciplina".

    Il tutto "anche nel caso in cui il giudizio di sufficienza venga formulato, con adeguata motivazione, in presenza di carenze in una o più discipline". "In tale ultimo caso il consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, procede ad una valutazione che tenga conto, oltre che del livello di preparazione raggiunto, anche del percorso compiuto dall'alunno (...) e della possibilità dell'alunno stesso di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, nel corso dell'anno scolastico successivo".

    Ma "naturalmente, ai fini dell'ammissione, tutti i voti relativi agli apprendimenti devono avere un valore non inferiore a sei decimi". "In questo contesto - spiega la nota - è del tutto improprio il riferimento al "sei rosso", dicitura utilizzata solo in passato nella scuola secondaria di secondo grado e collegata al recupero del "debito scolastico". Perché "tale previsione non corrisponde all'attuale quadro normativo. Nella scuola secondaria di primo grado - continua la lettera ai dirigenti scolastici - l'ammissione all'anno successivo e all'esame di Stato non è, infatti, condizionata; viene deliberata dal consiglio di classe e determina il proseguimento del percorso dello studente nell'ambito del ciclo di istruzione".

    Anche se "le istituzioni scolastiche possono individuare le modalità e i criteri di valutazione degli alunni" devono attenersi al "rispetto della normativa nazionale (...) e sono, dunque, rimesse direttamente alle scuole, nella loro autonoma e responsabile determinazione, le modalità e le forme per la comunicazione alle famiglie e allo studente relativa alla preparazione raggiunta". Così, "nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola può inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione da trasmettere alla famiglia dell'alunno". Ma niente sei rossi.
    fonte

    Ok, è vero che bocciare un bambino è una delle cose più odiose, ma il fatto di voler evitare il "6 rosso" o "6 politico" non è sbagliato. Per chi è dentro la scuola, magari pensa che così facendo il ragazzo migliorerà applicandosi negli anni o più semplicemente se lo togleirà dai piedi, passando la patata bollente ad altri. Questo modo di pensare non produce buoni risultati, ma solo mediocri alunni e peggio mediocri insegnanti che scaldano la "cadrega" tanto quanto se non peggio dei loro studenti, solo per percepire il loro stipendio. Se si volesse educare veramente, e questo è in teoria l'insegnamento, si dovrebbe iniziare a pensare a come sviluppare le doti del ragazzo o di capire perché non si applica. Ovvio che poi se questi ha lacune per problemi particolari allora ci possono essere altre strade, ma se il ragazzo non studia perché l'insegnante non lo motiva, e poi per essere promosso vengono sottratti voti da altre materie o diluiti per evitare di averlo ancora il prossimo anno, dandogli dei debiti formativi o "regalandogli" il 6, allora lo stesso docente dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e dire "Lo ammetto sono qui solo perché non so cos'altro fare e non voglio sbattermi per guadagnarmi lo stipendio."
    E di questi esempi purtroppo ne ho visti tanti, anche tra colleghi o all'interno dell'ambiente sportivo dove lavoro. "A fine anno devono passare di livello". Ma chi l'ha detto? Se un bambino non si applica è giusto che stia indietro, glielo si fa capire, sia a lui che ai genitori e non "Ah ma è colpa dell'insegnante se mio figlio non è stato promosso". Può essere vero, ma può essere anche il contrario e lo dice uno che di certo non è mai stato una cima, ma che ora che si trova dall'altra parte della cattedra, almeno dal punto di vista sportivo, si domanda "Perché tutta la classe va avanti e lui no?". Forse la Gelmini non ha tutti i torti, probabilmente vuole che anche nella scuola non ci siano lavativi, e non solo tra gli studenti.
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  2. #2
    arrivi con la media del 7/8 in tutte le materie e hai 5 o 4 in una materia del tutto inutile ai fini della scuola, tipo chimica se fai ragioneria..

    la gelmini come sempre è lontana dall'intero sistema scolastico. Ma d'altronde da una che i titoli di studio se l'è andati a prendere dove faceva prima, non ci si può stupire più di tanto.
    Non andare, vai. non restare, stai. non parlare, parlami di te...
    .oO Anticlericale Oo.

  3. #3
    Il problema non sono le poche idee che ha e se siano condivisibili o meno, il problema è che dietro c'è tremonti a braccetto con la CEI, quando si tratta di decidere del futuro della scuola, tagli per tutti, meno che per gli insegnanti di religione. A settembre ci saranno scontri a sangue, per le strade, a causa dei tagli alla scuola.
    Sticazzi del 6 rosso.

  4. #4
    Originariamente inviato da seifer is back
    arrivi con la media del 7/8 in tutte le materie e hai 5 o 4 in una materia del tutto inutile ai fini della scuola, tipo chimica se fai ragioneria..

    la gelmini come sempre è lontana dall'intero sistema scolastico. Ma d'altronde da una che i titoli di studio se l'è andati a prendere dove faceva prima, non ci si può stupire più di tanto.
    Su questo posso darti torto, solo che se hai voti alti in educazione fisica o in materie "inutili" tipo chimica a ragioneria, che me lo devono ancora spiegare a cosa serve nel biennio, ma qui si parla di scuola media inferiore non superiore. E' qui il punto.
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  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di wsim
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    Bene, bene, dall'epoca del proclama di Badoglio dell' 8 settembre vedo che si continua con le disposizioni ambigue, così tutti quelli in alto potranno sempre dire di aver avuto ragione, pur non sapendo nulla di ciò che accade più in basso.

    Ah, eterna Italia...
    me ne sono andato, ma posso sempre riapparire con la grazia e la leggerezza di un B-52 carico di bombe.

  6. #6
    Ho un'idea. Potremmo fare in modo da dare l'insufficenza nelle materie in cui non si è raggiunta la sufficenza, e se le materie sono poche (che so, massimo 3) e recuperabili, istituire degli esami di riparazione a settembre per dimostrare di avere recuperato il debito formativo durante il periodo di pausa estiva, se si passano gli esami si è promossi, altrimenti bocciati.
    Che ne dite?

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Pastore12
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    Originariamente inviato da netghost
    Almeno per quanto riguarda l'educare e i voti scolastici.



    fonte
    ...
    Forse la Gelmini non ha tutti i torti, probabilmente vuole che anche nella scuola non ci siano lavativi, e non solo tra gli studenti.
    Bah da quel che ho capito io, mi sembra solo una nuova stronzata:

    Così, "nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola può inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione da trasmettere alla famiglia dell'alunno". Ma niente sei rossi.
    Quindi se un ragazzo non ha la sufficienza in una materia, può comunque essere promosso, solo che nella scheda di valutazione non compariranno 6 scritti in rosso o con a fianco il vero risultato raggiunto dall'alunno: se il 6 è un voto politico questo sarà specificato in una apposita nota.
    "Ethics are to me something private. Whenever you use it as an argument for why somebody_else should do something, you’re no longer being ethical, you’re just being a sanctimonious dick-head"
    Linus Torvalds

  8. #8
    Originariamente inviato da DeBe99
    Ho un'idea. Potremmo fare in modo da dare l'insufficenza nelle materie in cui non si è raggiunta la sufficenza, e se le materie sono poche (che so, massimo 3) e recuperabili, istituire degli esami di riparazione a settembre per dimostrare di avere recuperato il debito formativo durante il periodo di pausa estiva, se si passano gli esami si è promossi, altrimenti bocciati.
    Che ne dite?
    Ma sai che è un idea nuovissima e genialissima?
    Gli esami di riparazione, strano che nessuno ci abbia mai pensato prima.
    E' una cosa talmente giusta che sono sicuro che se ci fosse qualcuno , con scarsa conoscienza dei congiuntivi, li abolirebbe.
    Ad aspettar le stelle si fa notte.

  9. #9
    Utente bannato
    Registrato dal
    Jan 2009
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    46
    A livello "sociale" non puoi dare più "importanza" al alcune materie rispetto ad altre.

    Se tu dici che ad esempio con insufficiente in chimica non viene bocciato, chi si impegna a fare in quella materia?

    Tutte le materie sono di eguale importanza, è questo il messaggio che deve essere trasmesso agli studenti. E' vero che 5 in ginnastica o religione sono "meno importanti" ma sono anche materie dove se non arrivi al 6 è solo perchè sei pirla.

  10. #10
    Originariamente inviato da seifer is back
    arrivi con la media del 7/8 in tutte le materie e hai 5 o 4 in una materia del tutto inutile ai fini della scuola, tipo chimica se fai ragioneria..
    Come fa uno ad avere 5 in chimica facendo ragioneria se è ancora alle scuole medie?

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