MOSCA (22 giugno) - Dopo mesi di indagini la polizia russa ha arrestato a Tambov, a circa 500 km da Mosca, una donna di 32 anni accusata di aver violentato almeno dieci giovani uomini. Le vittime avevano un'età compresa tra i 29 e i 34 anni e spesso erano stati costretti a ricorrere alle cure dei medici per la gravità dei traumi sessuali subiti.
La donna, identificata come Valeria K, come riferisce il tabloid Tvoi Den, è appassionata di film dell'orrore e colleziona insetti, in particolare ragni. Quest'ultima passione le è valsa il soprannome di “donna ragno”.
Valeria K. adocchiava le vittime nei locali e nei caffè, le invitava a casa e offriva bibite alcoliche alterate da sostanze stupefacenti o potenti sonniferi. Dopo aver stordito il giovanotto di turno, la donna violentava la sua preda, lasciandosi andare alle fantasie sessuali più truculente.
Il giornale russo racconta di frenesie che arrivavano a provocare danni anche seri agli organi sessuali delle vittime. Uno degli uomini caduti in trappola, sarebbe stato costretto ad annullare le nozze che aveva in programma di lì a poco, mentre altri sono stati costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.
Valeria K. , descritta come una donna bruna e molto attraente, è stata arrestata dopo indagini durate alcuni mesi. Solo una delle dieci vittime della “donna ragno”, secondo il quotidiano moscovita, non si è lamentato né ha denunciato la donna. Al contrario, l'uomo ha detto che aveva gradito l'esperienza con Valeria K., descrivendola come molto eccitante.