“Il progetto nasce da una domanda: mi chiedevo come mai, sempre più spesso, sentivo le donne lamentarsi per soprusi e ingiustizie subite sul lavoro durante o dopo la maternità. Ho deciso di iniziare una ricerca e ho pubblicato annunci sui giornali per chiedere alle madri di scrivermi e di raccontarmi le loro storie.
La quantità di testimonianze ricevute mi ha fatto capire
quanto il problema fosse esteso a un gran numero di onne,
senza distinzione di provenienza o classe sociale. Donne che vengono punite per aver avuto un figlio, donne a cui vengono tolte le mansioni di responsabilità, donne che
vengono licenziate o, quando la legge non lo permette, vengono messe in condizioni tali da essere costrette a lasciare il proprio lavoro.
Intanto l’Italia è in allarme. Da anni è il paese con la più bassa natalità al mondo. Il numero medio di figli per donna è fermo a uno virgola due. Poco più di un figlio a testa. Chi ha sfidato il sistema una volta, quasi mai ripete l’esperienza.”