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Kabul - Le forze Usa hanno lanciato l’offensiva "colpo di spada" nel sud dell’Afghanistan, in quella che è stata definita la più grande operazione aerotrasportata dei marines dai tempi della guerra nel Vietnam. Nella notte quasi 4.000 fra marines e altri militari americani e 650 soldati e poliziotti afghani sono penetrati a sud della valle del fiume Helmand, una roccaforte dei talebani. L’attacco, appoggiato dagli elicotteri e da una cinquantina di aerei, è la prima grande operazione dei marines dall’arrivo di 21mila rinforzi voluti da Barack Obama in vista delle elezioni presidenziali del 20 agosto.

Feudo talebano La valle dell’Helmand, ricca di coltivazioni di grano e soprattutto di oppio (da lì arriva metà della produzione afghana), è un feudo dei talebani che hanno resistito per anni agli attacchi delle forze Nato guidate dalla Gran Bretagna. Nella regione sono arrivati negli ultimi due mesi 8.500 marines. L’operazione "Khanjar" (questa la parola afghana per colpo di spada) si propone di strappare rapidamente posizioni ai talebani che poi saranno consolidate e difese.

Evitare errori del 2006 "Dove andremo, resteremo", ha assicurato il generale Larry Nicholson, che guida la brigata Afghanistan dei marines. Insomma, non si dovrebbero ripetere gli errori di fine 2006, quando l’offensiva britannica nel distretto di Musa Qala si concluse in una vittoria dei talebani che nel febbraio 2007 recuperarono il controllo della città e vi insediarono un loro governo. Con l’avanzata da terra e dall’aria verso i villaggi in cui sono asserragliati i guerriglieri, per i Marines si profila la più grande battaglia dai tempi di Falluja, la roccaforte dei ribelli iracheni assediata e conquistata nel novembre 2004.

Il Giornale