1) Ronde. Autorizzata la formazione di “ronde”, o per meglio dire volontari per la sicurezza che in forma apartitica e disarmata potranno segnalare alle forze dell’ordine eventuali problemi sul territorio. saranno formate in via prioritaria da ex-appartenenti ai corpi di vigilanza, forze dell’ordine ed Esercito.
2) Clandestinità. Da oggi è reato che comporta espulsione più ammenda da 5 a 10.000 euro. L’ammenda non sarà semplice da applicare ma le espulsioni saranno finalmente accelerate. In più si tratta di un provvedimento-manifesto, destinato anche a dissuadere gli arrivi.
3) Stop alle nozze di comodo. Niente più cittadinanza facile per chi sposa un italiano. Da ora in avanti serviranno almeno 2 anni di residenza o 3 di matrimonio per conseguire la cittadinanza.
4) Carcere per chi affitta ai clandestini. Chi sfrutta questo fenomeno per affittare alloggi sarà punito con la detenzione da 6 mesi a 3 anni.
5) Prolungamento dei tempi nei Cie. Il massimo viene portato da 2 a 6 mesi riprendendo anche (in modo purtroppo restrittivo) una direttiva europea. Il provvedimento fortemente voluto da Maroni, consentirà finalmente di identificare tutti i richiedenti asilo, e di rimpatriare correttamente chi non lo ottenga.
6) Spray al peperoncino. Diventa finalmente legale e potrà essere usato da tutti, ronde comprese (è l’unica “arma” loro concessa).
7) Registro dei senzatetto. Dovranno semplicemente segnalare dove passano prevalentemente la notte.
8) Pene inasprite per i graffitari. Rischiano fino alla detenzione, oltre a multe salate. vediamo se finalmente si riuscirà a stroncare il fastidioso fenomeno degli imbrattatori; ultimo caso ier l’altro a San Lorenzo (450 euro di multa a due ragazzini per aver scritto col pennarello sui muri della chiesa, ma ora sarà ancora peggio).
9) Oltraggio a pubblico ufficiale. Il reato, abrogato 10 anni fa, è stato reintrodotto.
10) Stop ai bambini-mendicanti. Chi obbliga un bimbo al di sotto dei 14 anni a mendicare è punito con pena fino a 3 anni di reclusione, con decadenza immediata della patria potestà.
Questi i provvedimenti-base, cui vanno aggiunte altre norme minori, come l’innalzamento a 200 euro della tassa per il permesso di soggiorno, la necessità di esibire lo stesso per l’accesso a pubblici servizi o la richiesta di atti di stato civile, l’obbligo di lista coi nomi dei buttafuori per i locali e una complessa norma per combattere il pizzo, con obbligo delle aziende di denunciare i tentativi di estorsione (anche mancati) pena l’esclusione dalle gare pubbliche.
Anche il 41 bis, riguardante i detenuti per associazione a delinquere di stampo mafioso, sarà inasprito con un notevole giro di vite per il regime carcerario.