Vicenza, corteo contro la base Usa «Oggi varcheremo la linea rossa»
MILANO - La «variabile» che mette più paura, perché imprevedibile, è quella di una nuova, forte scossa di terremoto. Ma a pochi giorni dal via, a tenere alta l'attenzione dei responsabili della macchina organizzativa del G8 dell'Aquila è anche il fitto calendario di iniziative di protesta che peraltro non dovrebbero interferire con il sofisticato «mix» di misure prese a tutela dei «grandi» della terra. E a Vicenza, in occasione della manifestazione contro l'ampliamento della base statunitense (10mila persone secondo le previsioni degli organizzatori), è prevista quella che può anche essere considerata una «prova generale» di pacifisti, sinistra antagonista, sindacati di base e semplici cittadini. «Non abbiamo mai nascosto le nostre intenzioni, oggi varcheremo la linea rossa ed entreremo nella base, per noi non è un'occupazione» annuncia Cinzia Bottene, da sempre leader del movimento 'No dal Molin', spiegando le intenzioni del corteo. «Lo faremo per sollecitare Obama perché venga a Vicenza - sottolinea Cinzia Bottene - e si renda così conto della scelta scellerata che stanno facendo», ricordando inoltre di aver «già inviato una lettera di invito, tramite canali istituzionali al presidente Usa».
Speriamo non succeda niente durante il corteo
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