Originariamente inviato da zorro28
ciao!
ti ringrazio molto per la spiegazione!
Se non sbaglio,dunque il soggetto generico controlla la societa' A,di conseguenza il cda di A dovra' adeguarsi alle decisioni del soggetto pero' c'e' un meccanismo di voto che coinvolge anche i soci di minoranza di A che potrebbero non conformarsi o non essere daccordo con la scelta del soggetto che detiene il 51% di A ?
La composizione del cda di A in che modo e' viene definita?
Successivamente A compra B sborsando 100 euro che pero' implicano per il soggetto un costo di 51 euro.
Mi chiedo una cosa: sono 51 euro per il soggetto in quanto egli detiene il 51 % della societa' A per cui ogni spesa che coinvolge la societa' A pesera' al 51 % sul soggetto ?
Successivamente pero' scatta un dubbio: ai sensi di legge la societa' B risulta intestata alla societa' A e non al soggetto,quindi mi chiedo se la legge riconosca al soggetto la capacita' di controllarla e di esserne il proprietario,visto che la societa' B e' intestata alla societa' A e non al soggetto.
Successivamente B spendera' 51 euro per la societa' C che pero' risultera' intestata a B per cui e' B a controllare C,il soggetto non e' riconosciuto dalla legge come proprietario della societa' C,dal momento che non ne detiene la quota di maggioranza.
Inoltre,come hai calcolato il costo che il soggetto dovra' sostenere per l'acquisizione di C ?
Alla fine,e' vero che il soggetto controlla anche C ma possendendone una quota minima,anche gli utili acquisiti per conto della societa' C saranno minimi o sbaglio?
Puoi in maniera elementarissima spiegarmi i passaggi che mi sono rimasti un po' in dubbio?
grazie mille!