c'e' questo collega con cui ho parlato 2 volte in vita mia, di cose impersonali, e per non piu' di 5 minuti in tutto. l'altra settimana [la seconda volta che lo vedevo] mi fa: "senti se si va a bere qualcosa ti va di venire?" io per non essere sgarbatissima gli ho detto "si', forse, non lo so. mandami una mail con i dettagli e ti dico se posso"; ma pensavo a una bevuta al pub con gli altri colleghi, anche se si capiva che lui covava qualcos'altro. tra l'altro, avendo capito le intenzioni, ogni volta che lo incrociavo mi defilavo subito, percio' so di non aver dato alcuna impressione di essere interessata.
oggi arriva la suddetta mail, in cui mi invita a cena [solo io e lui] e poi per un drink [emmecojoni, e la collezione de farfalle non cell'hai?].
io, di nuovo per non essere proprio sgarbata, cerco di andare sul cauto adducendo come scusa un precedente impegno con il MIO RAGAZZO.
lui mi risponde: "ok fammi sapere quando puoi che ci organizziamo".
cioe', il fatto che io abbia un ragazzo non l'ha scalfito minimamente [e non perche' sia in buona fede: il tono della mail era molto galante e anche un po' cheeky]
io non so che fare.. se sei diretta sei acida, se sei gentile vuol dire che ci stai; finche' non capiscono che era solo un modo di defilarsi garbatmente e allora diventi la stronza falsa. che dovevo fare?
questo episodio, per quanto non piacevolissimo, non e' poi una gran cosa.
la stagista mi ha invece raccontato giusto stamane di due tentativi di approccio piuttosto pesanti nonostante i suoi netti rifiuti, e nonostante dica di essere sposata [non lo e' davvero, ma pensava che bastasse come deterrente].
un collega la tacchina pesantemente nonostante lei non lo consideri: l'altro giorno e' andato alla sua scrivania e si e' seduto accanto a lei, ed e' rimasto li' per buoni 10 minuti nonostante lei stesse lavorando e lo ignorasse bellamente.
io pensavo che gli italiani fossero pesanti, invece scopro che gli inglesi non sono da meno: hanno solo un altro tempismo