Leggete prima di trarre facili conclusioni.
oggi sono andato a fare la spesa.
uscito dal supermercato, mentre caricavo la spesa in macchina con una sigaretta in bocca, mi passano di fianco due ragazze, entrambe intorni ai 21/22 anni.
Ad attirare la mia attenzione e 'inizialmente quella di destra. Mora, capelli lunghi e ricci, l'ovale largo, ma non con le guanciotte, fianchi piuttosto larghi e belle gambe sode. Una di quelle ragazze che con il sorriso giusto puo' farmi tanto di quel sangue da poter battere la concorrenza di un Orlando Bloom qualsiasi con la sola forza del pensiero.
Lo so, avrei dovuto avvicinarmi e chiederle se non sentisse anche lei, oggi, la malinconia, ma ero tuttavia consapevole che gli otto rotoli di carta igienica che tenevo in una mano e le due latte di mais dolce che impugnavo saldamente nell'altra avrebbero tolto a quell'attimo i poco di poesia che poteva avere.
La ragazza di fianco a lei, pur non dicendomi nulla di personale, aveva tutta l'aria di essere la tipica ragazza che almeno fino alla seconda liceo era stata inequivocabilmente la piu' carina della classe. Lineamenti puliti, ne' troppo morbidi ne' troppo decisi, capelli lisci biondo-castano, un'onesta terza di seno, fisico longilineo, bel culetto...
Il raccapriccio cosmico si mostra pero' in tutta la sua inesorabile ineluttabilita' quando, sedutomi alla guida del mio bolide, entrano nel mio campo visivo i suoi piedi.
Ora so che qualcuno di voi pensera' "ah! anche io non sopporto le ragazze che hanno dei brutti piedi e si mettono le scarpe aperte!", ma no, il problema non e' questo. Non so nemmeno se avesse dei bei piedi o dei brutti piedi: il problema e' cio' che ai piedi calzava, o meglio ancora "come" lo portava.
Avete presente quei sandaletti con tacco pari a zero e quei laccetti a mo' di sandali alla schiava che pero' spesso le ragazze legano legano in un nodo dopo avergli fatto fare tre o quattro giri intorno alla caviglia? Ecco, indossava un paio di quei sandali, con i laccetti legati alle caviglie. Il problema e' questa ragazza, sputando in faccia a Madre Natura che l'ha dotata di un corpo grazioso e piacevole allo sguardo, li aveva legati dopo aver fatto fare loro tre o quattro giri intorno a un paio di tristissimi fuseaux neri che le scendevano stancamente larghi sulle caviglie, facendo secendere vorticosamente ogni possibilita' di libido ai livelli rilevabili in un maschio, adulto, eterosessuale, durante una lettura comparata a doppio monitor di un'antologia dei 3d di Neptune e yucos.