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  1. #1

    Niente politici per Borsellino

    “Via D’Amelio non dev’essere profanata e, a quanto pare, ci siamo riusciti”

    i componenti del “comitato 19luglio” sembrano intenzionati a formare un cordone umano per impedire che “qualche politico venga a fare la sua passerella”

    grosso segnale per me

  2. #2
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    ci sono interessanti rivelazioni del figlio di ciancimino in proposito

  3. #3
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    Ottima iniziativa, devono piantarla di piangere lacrime di coccodrillo e tacere sui lati ancora oscuri della strage di via D'Amelio.
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
    Carlo Alberto dalla Chiesa

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  4. #4
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    La mafia parla, lo Stato tace

    Ora che ne parla persino Totò Riina (a Bolzoni e Viviano, su la Repubblica di ieri), forse è il caso che anche i rappresentanti dello Stato dicano qualcosa sulle stragi del 1992-’93 e sulle trattative retrostanti.
    Dal 1996 sappiamo da Giovanni Brusca, poi confermato dagli interessati e da Massimo Ciancimino, che due ufficiali del Ros dei Carabinieri, il colonnello Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno, dopo la strage di Capaci andarono a “trattare” con Vito Ciancimino e, tramite lui, con i capi di Cosa Nostra: lo stesso Riina e Bernardo Provenzano.

    Sappiamo che Borsellino, dopo la morte dell’amico Giovanni Falcone, ingaggiò una forsennata lotta contro il tempo per individuare i mandanti di Capaci, e mentre interrogava uno dei primi pentiti, Gasparre Mutolo, fu convocato d’urgenza al Viminale dove si era appena insediato il ministro Nicola Mancino, poi tornò da Mutolo letteralmente sconvolto. Pochi giorno dopo, saltò in aria anche lui in via D’Amelio. Dopodichè la trattativa del Ros con Ciancimino e i corleonesi proseguì, tant’è che i secondi fecero pervenire ai due ufficiali un “papello” con le richieste della mafia per interrompere le stragi.

    Ora, dal racconto di Ciancimino jr., apprendiamo che suo padre ricevette tre lettere di Provenzano indirizzate a Silvio Berlusconi: una all’inizio del 1992, prima delle stragi; una nel dicembre ‘92, dopo Capaci e via d’Amelio e prima delle bombe di Roma (via Fauro, contro Costanzo), Firenze, Milano e Roma (basiliche); una nel 1994, dopo la discesa in campo del Cavaliere, non a caso chiamato “onorevole”. Nell’ultima lo Zu’ Binnu prometteva all’attuale presidente del Consiglio, che aveva appena fondato Forza Italia e vinto le elezioni, un sostanzioso “appoggio politico” in cambio della disponibilità di una delle sue reti tv, guardacaso protagoniste nei mesi successivi di feroci campagne contro i magistrati antimafia e in difesa di imputati eccellenti nei processi su mafia e politica.

    Sappiamo infine che nei momenti topici delle stragi si agitavano misteriosi soggetti dei servizi segreti, tra i quali uno col volto mostruosamente sfregiato. Ci stanno lavorando le Procure di Palermo e Caltanissetta, accerchiate dal silenzio tombale della politica e delle istituzioni. Eppure i protagonisti e comprimari di quella stagione dalla parte dello Stato sono vivi e vegeti, anzi han fatto carriera. Mancino, indicato da Brusca e Massimo Ciancimino come al corrente della trattativa, nega di aver mai visto o riconosciuto Borsellino nel fatidico incontro al Viminale, ed è vicepresidente del Csm. Mori - imputato di favoreggiamento mafioso per la mancata cattura di Provenzano nel 1996 dopo essere stato assolto con motivazioni severe dall’accusa di aver favorito la mafia non perquisendo il covo di Riina dopo la sua cattura - è stato a lungo comandante del Sisde e ora è consulente per la sicurezza del sindaco Alemanno. Gli ex procuratori di Palermo, Grasso e Pignatone, che nel 2005 trovarono a casa Ciancimino l’ultima lettera di Provenzano a Berlusconi e non ne fecero un bel nulla, sono rispettivamente procuratore nazionale antimafia e procuratore di Reggio Calabria.
    Ci raccontano qualcosa, per favore?

    Marco Travaglio
    Link all'articolo



    Video

    Già segnalato da Scimmietta alcune settimane fa, ma attualissimo: http://www.youtube.com/watch?v=ZFextq4HUio
    Ascoltate soprattutto ciò che dice dal 3° minuto.
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
    Carlo Alberto dalla Chiesa

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  5. #5
    Certo che gente come Alfano e Napolitano che parlano in memoria di Borsellino..

  6. #6
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    Ci raccontano qualcosa, per favore?
    figuriamoci. Il popolo ha diritto di voto, ma non quello di informarsi
    - Uccise tremila astronavi spaziali poi fu ucciso da una Lambretta sui viali.
    - No MP tecnici tanto non saprei che cazzo dirvi
    - ... fulgido esempio di intenti

  7. #7
    Originariamente inviato da Nkosi
    figuriamoci. Il popolo ha diritto di voto, ma non quello di informarsi
    ha diritto al voto ignorante

  8. #8
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    Noi invece ci divertiamo a informarci a vicenda. Devono sapere che non ci fermeremo mai ^^

    Ecco cosa ha detto Riina a proposito dell'uccisione di Borsellino:
    http://www.repubblica.it/2009/07/sez...i-viviano.html

    Tanta gente ci deve spiegazioni. A costo di chiederglielo dalla mattina alla sera con l'insistenza di un bambino.
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
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  9. #9
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    Noi invece ci divertiamo a informarci a vicenda. Devono sapere che non ci fermeremo mai ^^

    Ecco cosa ha detto Riina a proposito dell'uccisione di Borsellino:
    http://www.repubblica.it/2009/07/sez...i-viviano.html

    Tanta gente ci deve spiegazioni. A costo di chiederglielo dalla mattina alla sera con l'insistenza di un bambino.
    ma noi chi? Il 2% della popolazione, forse. All'altro 98 non gliene frega niente. E poi Riina che parla delle stragi. Parli davvero almeno, non si limiti a ripetere cose che il 2% degli italiani sanno bene. Ci fu una trattativa, qualcuno non voleva trattare con la mafia, la mafia continuò con le stragi. Qualcuno cambiò idea rapidamente e la mafia si fermò. Coinvolse i nuovi politici di allora e le loro "potenze".
    Ma secondo voi la mafia è eterna? Davvero non la si può sconfiggere?
    Falcone
    - Uccise tremila astronavi spaziali poi fu ucciso da una Lambretta sui viali.
    - No MP tecnici tanto non saprei che cazzo dirvi
    - ... fulgido esempio di intenti

  10. #10
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    ma noi chi? Il 2% della popolazione, forse.
    Di più, di più. Un'altra grossa fetta è rassegnata a questo pantano politico (e fa male, a mio modo di vedere). Poi ci sono anche quelli che non voglio vedere, ma non pensiamo che siano la maggioranza
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
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