Alcuni giorni fa ero sul 105 che da Termini va a Grotte Celoni (chi è di Roma dovrebbe raccapezzarsi). Salgo all'altezza di Viale Alessandrino. Autobus semi vuoto, gente seduta e alcuni, compreso me, all'inpiedi. Superato il raccordo, alla prima fermata all'altezza di Giardinetti, sale una marea di gente. Mi ritrovo praticamente pressato da tutte le parti. Una signora che stava dietro di me inizia ad inveirmi contro perchè a dir suo le stavo facendo male. Le chiedo scusa e le faccio notare che non è colpa mia. La signora continua ad inveire comunque. Le chiedo di moderare i torni e di non usare un linguaggio volgare. Lei continua lo stesso. La mando a quel paese allora ed ecco che mi dice: "TORNATENE AL PAESE TUO!".
Capisco che non sono romano de Roma, ma mi pare che la Sicilia faccia parte della Repubblica Italiana, a meno che la signora non abbia creduto che io sia, che ne so, albanese, rumeno, slavo, ucraino, giorgiano... boh.
CMQ, a quella affermazione ecco che il vero ceppo di extracomunitari presenti sull'autobus inizia a mormorare contro la signora per quella affermazione, parandosi a mia difesa.
Dico "Signoooora (accento siculo) guardi che questo è anche il mio paese, aaahh...".
La signora si zittisce e cerca di allontanarsi...
Sarà che il siciliano incute più timore dell'extracomunitario dell'est?