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  1. #1

    In ospedale a volte vedo...

    ...persone attaccate ad una macchina, ripassi due giorni dopo nelle stesse rianimazioni e non ci sono più, non ci sono più in tutti i sensi, come quel ragazzo straniero la scorsa settimana per esempio, pensavo alla famiglia lontana, che forse non è arrivata nemmeno in tempo, o forse manco avevano i soldi per arrivare o chissà e volente o nolente il pensiero va alla nostra provvisorietà, mi chiedo anche dove si fossero infilati i cattolici a stracciarsi le vesti, forse nelle chiese a pregare, ma quello è un altro discorso, fa parte dell'enorme ipocrisia di chi predica bene e razzola nell'inferno
    è il lato brutto del mio lavoro e la cosa brutta è che col tempo mi sto abituando
    no niente, era così per dire
    Non parlare di dolore finchè non hai visto le lacrime dei guerrieri

  2. #2
    L'uomo è capace di abituarsi a tutto e ancora di più è capace di costruirsi attorno un mondo tutto suo per se e i suoi simili dove chi ne sta fuori non esiste e non ha motivo di essere.
    Conosco gente cattolica, credente e praticante (a modo loro).
    Conosco gente che sta male e che ogni mese non sa come arrivare alla fine del mese.
    Conosco gli uni e gli altri e raramente li vedo incontrarsi...

  3. #3

    Re: In ospedale a volte vedo...

    Originariamente inviato da Tashunka Witko
    ...persone attaccate ad una macchina, ripassi due giorni dopo nelle stesse rianimazioni e non ci sono più, non ci sono più in tutti i sensi, come quel ragazzo straniero la scorsa settimana per esempio, pensavo alla famiglia lontana, che forse non è arrivata nemmeno in tempo, o forse manco avevano i soldi per arrivare o chissà e volente o nolente il pensiero va alla nostra provvisorietà, mi chiedo anche dove si fossero infilati i cattolici a stracciarsi le vesti, forse nelle chiese a pregare, ma quello è un altro discorso, fa parte dell'enorme ipocrisia di chi predica bene e razzola nell'inferno
    è il lato brutto del mio lavoro e la cosa brutta è che col tempo mi sto abituando
    no niente, era così per dire
    Scusa chemà, che c'entrano i cattolici adesso?

  4. #4
    arrivati a "cattolici" mi sono perso. Cioè, parliamone male senza prenderla così alla lontana, no?
    Davide
    Povere ostrichette

  5. #5
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Sep 2006
    Messaggi
    796
    Sei partito dalle macchine per arrivare all'amaro averna e di quel che sta in mezzo non ci ho capito niente.

  6. #6
    Originariamente inviato da Tashunka Witko
    no niente, era così per dire
    ah vabbè, allora.
    Davide
    Povere ostrichette

  7. #7
    il discorso dei cattolici non l'ho capito neanche io.

    ma la parte iniziale è tristemente chiara...
    ...e lascia tanto riflettere.
    Non ho paura dei miei pensieri, ma ho paura ad esprimerli.
    La libertà d'espressione oggi, potrebbe diventare prigionia del corpo domani.

  8. #8
    Originariamente inviato da faccia da libro
    il discorso dei cattolici non l'ho capito neanche io.

    ma la parte iniziale è tristemente chiara...
    ...e lascia tanto riflettere.
    Il discorso dei cattolici credo che faccia parte di una sua specie di sofferenza, malessere nei confronti di certa gente che si vanta di essere religiosa a parole e non lo è nei fatti. Alla sofferenza del prossimo egli associa questa situazione, semplicemente perchè, secondo lui (e non a torto) questa gente ignora o cerca di ignorare quali sono i veri problemi nel mondo, preferendo rifugiarsi nelle loro preghiere e nelle loro chiese.

    Siamo un piccolo popolo di esseri viventi intelligenti i quali vivono una esistenza con il solo scopo di giustificarla e di renderla migliore possibile, assecondando le proprie emozioni, desideri, piaceri, del corpo, della mente e dell'anima. I pochi che dedicano la propria esistenza al prossimo sono chiamati santi ed hanno il dono di saper trarre compiacimento dalle opere che compiono a favore degli altri e dal piacere che vi provano, giustificando così a loro volta la propria esistenza.

  9. #9
    ah, ora il passaggio è molto più logico (...)
    Davide
    Povere ostrichette

  10. #10
    Flectere si nequeo superos acheronta movebo

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