In momento in quale scrivo queste righe, sono un uomo morto.
La società mi ha obbligato a seguire un camino sbagliato;
Mi sono state messe davanti scelte impossibili. Maestri illustri mi hanno educato per anni nello spirito dell’assurdo.
Ho imparato in dettaglio il mondo delle cose e dei fenomeni;
Conosco con precisione perche le cose vanno come vanno ma non da quale parte sono naufragato me steso.
Si sono accaniti su di me per insegnarmi a sopravvivere ma non mi hanno mai dato una buna ragione per farlo.
Devo proseguire e basta. E necessario strisciarmi i piedi seguendo spirali nauseanti tracciate con gesso. E imprescindibile svegliarmi ogni mattina per guardarmi nella faccia, chiedendomi da quale parte dello specchio vivo veramente.
Mi tengo preparato per avvistare la zattera con lo straccio che porta il mio nome, pronto a gettare un grosso uncino per tirarmi fuori dal alto mare.
Qualche volta ho l'impressione che la mia vita assomiglia a un curioso incidente capitatomi nell'infanzia:
Nel primo giorno di scuola sono andato per sbaglio nella classe di ragazzini tedeschi. Alla fine della giornata andai a casa con mal di testa e in stato confusionale.
Ho imparato a vivere la mia vita dopo lezioni in lingue misteriose.
c'è qualcuno che condivide le mie angoscie estive?