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  1. #1

    Sopravvalutazione del concetto di libero arbitrio

    Il concetto di libero arbitrio e' sopravvalutato, oltre che vetusto.
    E' un concetto funzionale alla religione e alla filosofia per spiegare la natura del comportamento umano; ma e' un artificio che nasce quando l'uomo non ha ancora appreso alcuni concetti che, di fatto, potrebbero renderlo superfluo. O comunque decisamente ridimensionato.

    Alla religione serviva per spiegare che Dio non ha gia' deciso il nostro destino, e possiamo quindi sempre scegliere tra il bene e il male. Serviva anche a poter dire che non bisogna accusare Dio del male che compie l'uomo. E serviva infine a poter accusare i peccatori: senza il libero arbitrio un peccatore non avrebbe colpe maggiori di un bravo credente, essendo stato cosi' creato da dio ed essendo le sue decisioni scelte dal volere divino.

    Gia', senza il concetto di libero arbitrio non sarebbe stato possibile uccidere gli infedeli, perche' la loro infedelta' sarebbe stata volere di Dio, e non si combatte il volere di Dio.

    Alla filosofia invece il libero arbitrio serviva per separare l'uomo dal regno animale.
    Un cervello lo avevamo tutti - uomini, cervi, orsi, giovenche - e non sapevamo mica quali fossero le differenze fra il nostro e quello delle altre specie. E non sapendo individuare nel cervello le differenze responsabili della non completa istintivita' e predicibilta' del comportamento umano, bisognava introdurre una categoria quasi metafisica come appunto il "libero arbitrio": noi lo abbiamo, gli altri no.

    In effetti a qualcuno doveva essere sembrato non banale il dover spiegare come mai se dai una bastonata a un cane assassino questo si incazza e ti azzanna, mentre un essere umano a volte porge l'altra guancia, e a volte addirittura ti dice "si' ancora, mi piace "

    Del resto fino al secolo scorso la scienza conosceva solo meccanicismo, e l'unico modo per sfuggire al determinismo era introdurre concetti extra-corporei come l'anima. altrimenti si sarebbe dovuto affermare che ogni azione umana e' predeterminata.

    Tra l'altro negli anni '50 l'avanguardia della psicologia e' rappresentata da studiosi che, volendo dotare la disciplina di un metodo scientifico - sono pero' ancora fermi alla fisica newtoniana, cercando di applicare equazioni al comportamento umano, che pero' non prendono ancora in considerazione tutte le nuove possibilta' aperte da relativita', fisica quantistica e studio dei sistemi complessi.

    E tuttora al giorno d'oggi l'uomo comune (e non intendo quello che guarda studio aperto, intendo anche gente che ha una certa cultura - prima che qualcuno mi fraintenda: per culutra non intendo la conoscenza del latino ) non ha ancora fatto completamente propri alcuni concetti che sono fondamentali per un'interpretazione piu' matura e moderna del mondo e del comportamento umano.

    Fino al secolo scorso - dicevo - si conosceva solo il meccanicismo, per cui ogni comportamento corporeo ha una causa, e conoscendone le cause e' di fatto prevedibile. Cio' che non e' prevedibile deve avere un'altra qualche natura. E appunto si introduce il libero arbitrio.

    Ma magari il libero arbitrio non esiste. Magari siamo liberi come l'elettrone di un fascio sparato attraverso due fessure o come un mazzo di carte mischiato o come un sistema complesso qualsiasi.

    Al giorno d'oggi esistono molteplici concetti che possono spiegare - rimanendo nel campo della scienza e del corporeo - la non predicibilita' di un comportamento, e quindi anche delle scelte umane , senza dover introdurre un concetto come il libero arbitrio.

    Probabilmente fra un millennio, se l'uomo ci sara' ancora, il problema del libero arbitrio sara' ricordato alla stessa stregua del dibattito sugli universali.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di capsula
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    Bello. Ma non ho capito il tuo punto di vista su questo libero arbitrio.

  3. #3
    Originariamente inviato da capsula
    Bello. Ma non ho capito il tuo punto di vista su questo libero arbitrio.
    non lo so neanche io, di preciso.

    voglio dire: il nostro cervello e' qualcosa di fisico, corporeo, materiale e ci gira dentro energia; le emozioni sono qualcosa di chimico, e influenzano le nostre scelte.

    Io prendo delle decisioni, come ogni essere umano, ma queste decisioni sono frutto di un complesso processo influenzato dall'ambiente e da cio' che ha operato l'ambiente nel corso degli anni, e dalla "configurazione" (diciamo cosi' ) del mio cervello. Oltre che da quello che ho mangiato (no, non e' uno scherzo, la digestione ha il suo perche', influenza il flusso sanguigno e gli stati d'animo). Poi non parliamo degli ormoni.

    Insomma, come minimo lo vedo come un fatto di statistica: date certe condizioni (una miriade di variabili, ok) io avro' tot probabilita' di comportarmi nel modo x, tot nel modo y, tot nel modo z.

    e magari saro' come l'elettrone nella figura di interferenza: e' scritto nella mia "configurazione" che su dieci volte faro' 5 x e 5 y. Ma quale di queste volte sara' x e quale y non posso predirlo.

    Ed e' a seconda dei punti di vista (o dei sistemi di riferimento) che il mio comportamento apparira' imprevedibile, casuale, statistico, libero.

  4. #4
    Utente di HTML.it
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    Re: Sopravvalutazione del concetto di libero arbitrio

    Originariamente inviato da NyXo
    siamo liberi come l'elettrone di un fascio sparato attraverso due fessure o come un mazzo di carte mischiato o come un sistema complesso qualsiasi.
    Buongiorno, hai appena scoperto l'acqua calda
    Il re è nudo (cit).

  5. #5
    nyxo parla nel sonno

  6. #6
    beh, se intendi Wundt e lo strutturalismo (quando parli di avanguardia della psicologia) siamo più verso la fine dell'800, mentre se intendi Skinner ed il comportamentismo in generale diciamo che le origini sono da ricercare nella fisiologia e in Pavlov.
    Per il resto sono completamente d'accordo a metà col mister
    piattola.com/thule

  7. #7

    Re: Re: Sopravvalutazione del concetto di libero arbitrio

    Originariamente inviato da nillio
    Buongiorno, hai appena scoperto l'acqua calda
    bah, non saprei nillio.

    anche se dico che 1 non e' un numero prima ho scoperto l'acqua calda. Ma molto non lo sanno mica idem per le rete parallele che si incontrano.

    e siccome tra ora di religione e senso della vita m'e' parso che molti cuocessero la pasta nell'acqua fredda, ho aperto il 3d per non interrompere l'ennesimo smith contro tutti

  8. #8
    Rigore è quando arbitrio fischia.

    Sono scempre più convinto che nychiso fubbe un gruppo di pissicolighi e socciolighi che cerchino di trare sientifiche conclusioni dalle minchiate del forum
    Più la si cerca e più si allontana, la base dell'arcobaleno.
    foto

  9. #9
    Utente di HTML.it
    Registrato dal
    Jun 2009
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    1
    Tutto è governato dal caos.
    Forum dei pensatori! Attenzione! Va in onda in forma integrale sbeffeggiando le tue limitate facoltà mentali!

  10. #10
    Originariamente inviato da taddeus
    Rigore è quando arbitrio fischia.

    Sono scempre più convinto che nychiso fubbe un gruppo di pissicolighi e socciolighi che cerchino di trare sientifiche conclusioni dalle minchiate del forum



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