Ieri dopo aver ascoltato l'intervista di Elisa Cusma alla fine della gara mi è venuto spontaneo fare il paragone con la Isinbayeva.
La Cusma arriva in finale e nonostante abbia fatto il personale stagionale, anzichè analizzare la sua gara ha preferito tirare una di quelle rosicate spaventose: e la vincitrice per lei è un uomo e la keniota è stata ripescata, nessun accenno alla sua prestazione.
La Isinbayeva, la più forte astista di tutti i tempi, vincitrice annunciata invece non sale nemmeno sul podio e sebbene stesse buttando lacrime come una fontana si è fatta intervistare, nessun accenno nemmeno alla sfortuna, si sarebbe potuta permettere mille scuse ma non lo ha fatto.
Certo, sono casi diversi tra loro, ma la differenza di caratura tra i personaggi è comunque palese.