E' passata l'idea per cause non ignote che l'informazione sia in realtà disinformazione.
Il concetto espresso da ambo gli schieramenti, visto che è la politica in primis a esprimersi in tale direzione, sta creando sistemi instabili a livello sociale.
Ogni concetto viene messo in discussione;
questo è un bene!
ma sembra quasi creare instabilità nelle discussione quotidiane perchè ogni tesi pode esser balia del "non è vero" sulla quale è quasi impossibile controbattere.
In balia del nostro potere decisionale.
Credo spaventi in quanto non abituati ad avere fonti non certe, oppure perchè siamo portati ad avere notizie, certe o non certe poco importa.
Detto questo il concetto che un pensiero, uno scritto sia veritiero e altro no a cosa è dovuto?
Semplicemente a dei numeri (anch'essi cmq messi in discussione) ? all'appartenenza? alla stima? alla logica? alla cultura di chi lo esprime?
Partendo da punto comune, senza estremizzare, che menzogne e verità siano espresse in diverso modo ma in eugual misura, cosa induce un uomo, il pensiero di un uomo a credere, a spacciare per verità Mister X o Mister y non considerando nemmeno l'idea della contrparte?
Questo fenomeno è molto presente anche sul forum, mondo a parte nell'irrealtà del 2.0.
Si nota sui giornali, si nota su programmi tv, si nota su utenti.
Il giornale X mente, il programma X è fazioso, l'utente X dice il falso.. anche quando il concetto di falso non esiste in quanto opinione e non cronaca.
Ora tutto questo è dovuto all'idea politica o vi è altro?
P.S: Vuole esser un thread non esclusivamente politico, vorrei esterndere il concetto anche ad altri argomenti.