Nota di Pao: Qualche mese fa durante un’intervista, Caterina Balivo alla domanda:
Ha visto le polemiche sui voti troppo alti nelle maturità al Sud?
Rispondeva affermando che “Sono più alti perché noi siamo più bravi.
Senza nulla togliere agli studenti meritevoli, di qualsiasi regione italiana, credo che non si possa trascurare quest’abitudine a cercare la via più breve…
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Dodici scuole chiuse fra la Sicilia e la Calabria, sette arresti, duecento denunce. È il bilancio dell’operazione Atena che ha messo a segno la Guardia di finanza. Gli indagati devono rispondere tra l’altro di associazione per delinquere finalizzata al rilascio di «diplomi facili».
L’organizzazione aveva base prevalentemente a Gela, Licata e Catania , ma con ramificazioni nel resto dell’Isola e in Calabria. Grazie ad un complesso sistema si facevano apparire come effettivamente realizzate attività scolastiche (frequenza, didattica, esami e così via) in realtà mai realizzate. Ne avrebbero usufruito studenti di tutta Italia che pagavano da 3000 a 5000 euro per un diploma di scuola secondaria.
A seconda del prezzo pagato veniva concesso anche di «costruire false carriere scolastiche ad hoc sostenendo esami, anch’essi pilotati, per saltare qualche anno». Una truffa messa in atto, sottolineano le Fiamme gialle, «anche attraverso il coinvolgimento dei docenti i quali si prestavano alle falsificazioni dei registri e dei vari atti d’esame, coscienti della scarsissima preparazione degli studenti.
Alla redazione di atti falsi partecipava anche personale amministrativo in servizio presso gli istituti scolastici, consentendo l’iscrizione di alunni anche se privi dei requisiti necessari, ed addirittura, in alcuni casi, effettuando iscrizioni al quinto anno pochi giorni prima di sostenere l’esame di Stato».
L’attività illegale si realizzava anche attraverso il coinvolgimento dei docenti i quali si prestavano alle falsificazioni dei registri e dei vari atti d’esame, coscienti della scarsissima preparazione degli studenti. Alla redazione di atti falsi partecipava anche personale amministrativo in servizio presso gli istituti scolastici, consentendo l’iscrizione degli alunni anche se privi dei necessari requisiti previsti e addirittura, in alcuni casi, effettuando iscrizioni al quinto anno pochi giorni prima di sostenere l’esame di Stato.
Le indagini, condotte attraverso la meticolosa analisi degli atti e dei registri, nonchè attraverso attività tecniche, hanno permesso di individuare oltre quattrocento diplomi rilasciati illegittimamente ovvero sulla scorta di false attestazioni. Si è appurato che gli studenti, oltre a non frequentare, sostenevano esami farsa in quanto dall’esito del tutto scontato.
La predisposizione di un vero e proprio sistema collaudato ha permesso il progressivo espandersi dell’area d’azione dell’organizzazione, che si è ramificata in territorio siciliano e calabrese, anche grazie a centri studi affiliati, istituiti al fine di procacciare gli studenti cui rilasciare diplomi facili.
Le persone denunciate sono oltre duecento e i reati contestati, oltre all’associazione per delinquere finalizzata a ottenere ingenti profitti attraverso la produzione di carriere scolastiche falsate con la corruzione di dirigenti e ispettori, vanno dal falso in atto pubblico alla rivelazione di segreti d’ufficio, dall’omissione di atti d’ufficio all’attestazione di false identità, dal favoreggiamento personale alla truffa perpetrata con false attestazioni mediche.
Non manca la frode fiscale a cui si sarebbero dedicati alcuni gestori di società_ cui facevano capo gli istituti sequestrati.