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  1. #1

    dopo la cir e dopo il lodo arriva un'altra sentenza ROSSA


    "Illegale il no di Mediaset agli spot di Sky"

    MILANO - Publitalia ha tenuto un comportamento "anti-concorrenziale" rifiutandosi di mandare in onda lo scorso settembre le promozioni di Sky "al solo fine di avvantaggiare l'offerta di Mediaset Premium". Ma i network di Silvio Berlusconi non saranno obbligati a riprendere immediatamente la trasmissione della pubblicità perché l'autorità giudiziaria non ha il potere di imporre "vincoli contrattuali sostituendosi alla volontà delle parti". La guerra giudiziaria degli spot si è chiusa ieri alla prima sezione del tribunale civile di Milano con una vittoria ai punti per la rete satellitare controllata da Rupert Murdoch. Che ha visto riconosciuti i comportamenti illegali del Biscione - obbligato a pagare le spese di pubblicazione del provvedimento e a trattare le future promozioni di Sky senza "rifiuti pregiudiziali" - ma che non è riuscita a sferrare il colpo del ko, costringendo Cologno a riprendere subito la sua campagna pubblicitaria.

    Questa sfida in tribunale è l'ennesimo capitolo della delicatissima battaglia che sta ridisegnando in questi mesi l'etere italiano. Sky, dopo il raddoppio dell'Iva deciso dal governo e l'uscita dell'accoppiata Biscione-Rai dai suoi canali si è trovata a far fronte da qualche mese all'offensiva a tutto campo di Mediaset (alle prese con le difficoltà della tv generalista) nella pay-tv. Una guerra senza esclusione di colpi in cui anche Publitalia ha fatto la sua parte, rifiutando le promozioni della società di Rupert Murdoch a settembre, mese delicatissimo sia per l'avvio del campionato di calcio che per il lancio dei nuovi servizi a pagamento Mediaset Premium.

    A squadernare nero su bianco il significato "politico" del no agli spot di Sky è, come emerge dalla sentenza, una lettera scritta il 6 agosto da un dirigente del Biscione alla tv satellitare: "Stante la concorrenzialità del prodotto oggetto della campagna rispetto ad analoghi prodotti del nostro Gruppo (il maiuscolo è nell'originale, ndr.) - c'è scritto - Publitalia ha garantito disponibilità di spazi non oltre il 5 settembre". Si tratta - sintetizza il giudice - di un comportamento anti-concorrenziale. Cologno, continua, deve esaminare "senza rifiuti pregiudiziali" le richieste del rivale "stante l'enorme potere di mercato della concessionaria, anche perché gli spazi pubblicitari in Rai sono facilmente saturati per i limiti di legge".

    Mediaset, commentando il provvedimento, ha preferito vedere il bicchiere mezzo pieno, ricordando tra l'altro di aver mandato in onda da inizio anno ad oggi ben 3.107 spot su prodotti e programmi Sky: "La decisione non modifica la condotta seguita sino a oggi dalle società del gruppo - dice una nota - Le pretese impositive di Sky Italia, come la ripresa immediata della fornitura di spazi pubblicitari, la richiesta di vietare a Mediaset i messaggi promozionali Mediaset premium e la richiesta di un pagamento di 100mila euro per ogni giorno di ritardo dell'esecuzione sono state respinte". Il network satellitare della famiglia Murdoch ha invece preso atto "con grande soddisfazione della decisione che vieta alla concessionaria pubblicitaria di Mediaset di rifiutare gli spot della stessa Sky".
    sono sempre più convito che ci voglia una riforma della giustizia
    Non ho paura dei miei pensieri, ma ho paura ad esprimerli.
    La libertà d'espressione oggi, potrebbe diventare prigionia del corpo domani.

  2. #2
    Utente bannato
    Registrato dal
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    in questi gg dovrebbe arrivare la sentenza di appello di Mills

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