stamattina ho trovato tre notizie positive: ben tre in una sola mattinata! di questi tempi e' quasi un record
la prima riguarda una lampadina prodotta con materiali di recupero:
spero che la tecnica sia presto adottata da altre aziende produttrici e mi piace anche che ci sia qualcuno che ha concretamente dato il buon esempio:Ekò, la prima lampadina ecologica realizzata con materiali riciclati, ottenuti principalmente da lampade giunte al termine del loro ciclo di vita. A Ekò non manca nulla: contiene la metà del mercurio consentito attualmente per le lampadine a fluorescenza (2,5 mg contro i 5 permessi), dura 10.000 ore (7 volte in più delle normali lampadine) ed è anche la prima al mondo a essere fabbricata con materiali riciclati come mercurio e fosfori (che vengono dalle vecchie lampadine ormai non funzionanti), vetro, plastica, metalli, oltre naturalmente alla carta per il packaging.
da qui: http://temi.repubblica.it/casa/2009/...ina-riciclata/Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa per dare un segno concreto della nostra attenzione alla tutela ambientale - dice Costanza Pratesi responsabile dell'Ufficio paesaggio e territorio del FAI - l’ecosostenibilità è uno dei valori che da sempre ci contraddistingue.
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la seconda notizia riguarda un modo "nuovo" (sigh!) di far politica... o forse sarebbe piu' corretto dire un ritorno alle origini della politica: in modo un po' utopistico potremmo dire la gestione dei beni comuni per il bene comune
a parte i nomi delle strade che sembrano quelli del monopoli abitando io stessa in uno degli innumerevoli piccoli comuni italiani, capisco bene che a volte per far star meglio la gente serve proprio l'attenzione per interventi minori; ovvio che non puo' esserci solo quella, pero' conta: ho avuto esperienza quasi diretta della faccenda, qui non hanno creato una figura dell'assessore alle piccole cose, ma di responsabile di frazione, che si occupa appunto di portare all'attenzione del comune questo genere di interventiA Chiaverano, comune del Torinese, nasce una nuova figura
Dal guasto al problema personale, in giunta c'è chi risponde
L'assessore che risolve solo le Piccole cose.
[...] In vicolo Buffo c'è un tratto di scala senza protezione. Manca una luce in via della Vittoria. La signora G. mi dice che il suo terreno è stato rovinato dai cinghiali...". Non conosce il suo "collega" televisivo, l'assessore romagnolo alle Varie ed Eventuali Palmiro Cangini. "Qui, con le varie ed eventuali che capitano ogni giorno, c'è poco da ridere. Abbiamo fatto anche cose importanti. Abbiamo ripulito il rio della Serra, pieno di rovi e infestanti. Abbiamo messo a posto il cimitero. Su tre lati è circondato dal bosco, e le piante entravano dentro, mettendo in pericolo i muri di recinzione e anche i tombini. Una cosa l'ho capita, in questi primi mesi: non esistono problemi piccoli. Se manca la ghiaia sul vialetto del cimitero, se un sacco di pattume è lasciato su un prato, per chi va a trovare i suoi cari o per chi abita accanto al prato quello è "il problema", e va risolto".
probabilmente nelle grandi realta' non e' applicabile, pero' sarebbe bello se qualche altro comune piccolo prendesse esempio, secondo me
da qui: http://www.repubblica.it/2009/11/sez...cole-cose.html
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l'ultima notizia mi diverte come lettrice, anche se non sono certa della sua efficacia e anzi a dirla tutta non mi entusiasma molto l'idea di questi camion che scorazzano per l'italia:
ma tant'e': credo che alla faccia della mia "diffidenza razionale", se scopro che uno dei tir sta qui attorno non manchero' di andarlo a visitare, son troppo curiosaMursia, per battere la crisi, da gennaio diventa anche "una casa editrice da strada" - Per la prima tournée camion con quasi 40 mila volumi in 24 piazze - I Tir dei libri lungo l'Italia per conquistare lettori
Libri con le ruote. Per inseguire il lettore che fugge, le autostrade reali sono più utili di quelle informatiche. "Da gennaio saremo la prima casa editrice on the road", annuncia Fiorenza Mursia tra gli scaffali della sua (ancora sedentaria) libreria milanese. Tutto il catalogo della cinquantenne e prestigiosa sigla dell'editoria italiana sarà caricato su quattro Tir: 3.800 titoli, 9 mila volumi per camion. Per ora i camion sono due, ma la flotta dovrebbe raddoppiare entro il 2010. Ciascuno porta un container lungo nove metri, che una volta posato a terra si apre da solo come un carillon e in pochi minuti diventa uno stand di cento metri quadri.
da qui: http://www.repubblica.it/2009/11/sez...tml?ref=hpspr1