Al via la prima tranche di dismissioni del patrimonio immobiliare di edilizia residenziale pubblica (Erp) del Comune di Roma. Oltre 1000 case popolari saranno
vendute agli inquilini ad un prezzo che oscilla tra i 33mila e i 77mila euro e varia in base alla metratura. È quanto prevede il Piano di dismissioni del patrimonio Erp varato dal Campidoglio e presentato oggi dal sindaco Gianni Alemanno e dall'assessore capitolino alla Casa Alfredo Antoniozzi ai residenti delle case popolari del Tufello, interessati dall'operazione di vendita. Con la vendita del patrimonio Erp, il Campidoglio conta di recuperare circa 400 milioni di euro da investire per la realizzazione di nuovi alloggi popolari. Quest'operazione
"ha un'importanza storica - ha detto il sindaco - perché consentirà di trasformare gli affittuari in proprietari". In totale, il patrimonio Erp comunale consta di 24mila alloggi. In base alle norme regionali, di questi, possono esserne venduti un terzo. Quindi, l'amministrazione comunale puo' dismettere 7.410 alloggi.
La prima tranche riguarderà 1.065 case popolari dei municipi IV, VI e VII. In questi casi, gli inquilini che risultano in regola con i pagamenti degli affitti, e che quindi sono considerati idonei all'acquisto, hanno già ricevuto le lettere di comunicazione e potranno aderire all'offerta entro 60 giorni. Chi deciderà di non acquistare, potrà restare in affitto. "Nessuno sarà messo in mezzo alla strada", ha detto Antoniozzi. Chi, invece, acquista avrà l'obbligo di non rivendere l'immobile per un periodo di 10 anni. "Vogliamo consentire alle persone residenti nelle case popolari di acquisire il diritto di proprietà della casa - ha detto il sindaco - grazie alle agevolazioni del Comune di Roma, gli inquilini potranno acquistare un bene che rimarrà per sempre nella loro famiglia". "In un anno - ha detto Antoniozzi - faremo ciò che in 20 anni non e' stato fatto. Daremo le case ai cittadini che ci vivono in affitto: una rivoluzione".