Ad essere sincero era da diverso tempo che volevo aprire questa discussione, avviare un dialogo fra colleghi dello stesso settore, utenze generiche, moderatori, admin ed esperti in legge ecc....
Quale è il tema principale??? Il web.
In particolar modo i problemi che da tempo riscontro, e che riguardano anche il mio settore professionale, sono:
- Poca affidabilità, quindi serietà, nel/del programmatore, designer ecc.
- Poca affidabilità, quindi serietà, nel/del nel committente.
- Poca affidabilità dei social network ed in particolare delle sezioni di quei siti dove si trovano annunci di richesta/offerta lavoro.
Perchè dico questo?
La ragione è semplicissima. C'è però da fare un passo indietro e capire quando questa brutta piega si è presentata... Quando? Quando è nata la possibilità di lavorare per telelavoro, quando improvvisati programmatori o designer ecc. hanno iniziato ad offrire un proprio servizio per un pari valore di un chilo di pane!
Cosa ha causato tutto ciò?
La nascita di convinzioni, nel committente, che un dato lavoro deve avere un valore da lui stabilito (e magari poi si scopre che tale personaggio è completamente ignorante in materia) e che spesso porta alla scelta di quelle persone che non fanno altro che rovinare il mercato di noi VERI professionisti.
Per professionisti VERI intendo tutte quelle persone che offrono servizi a norma di legge (leggi fiscali e quelle leggi che trovate nel c.p.c. e c.p.p. e l.a), persone qualificate che si tengono al passo con l'evoluzione del web, dei gusti medi degli utenti e che (per ovvie ragioni) si tengono anche aggiornati sotto l'aspetto giuridico ecc. Qui intendo anche coloro i quali offrono le proprie prestazioni con natura puramente occasionale (vedasi la normativa vigente italiana circa la definizione di questo tipo di servizio...).
Invece poi arriva lui, improvvisato professionista che con la mano migliore del "io il tuo sito e-commerce te lo faccio a 50 euro" oppure "il tuo sito te lo posiziono per 100 euro" va a scavare la fossa di coloro i quali, più seriamente, offrono servizi di maggiore qualità e poi si scopre che il sito che va a fare non è altro che un mix da spavento di, da solo lui così chiamato, vero web.
E' verissimo il fatto che un professionista non deve solo puntare sul telelavoro (ci manca solo questo oggi...) ma è pur vero che questa è da considerare una vera opportunità, una opportunità di farsi conoscere oltre il proprio territorio di competenza.
C'è poi la parte dei committenti: da un lato persone seriamente disposte ad assegnare un lavoro, dall'altro lato quelle che inseriscono annunci con il solo scopo di: pubblicizzare la propria attività con la scusante di ricercare una collaborazione, ricevere un lavoro a prezzi che farebbero risvegliare anche Adamo ed Eva, richiedere un lavoro (riceverlo) e poi scappare senza evadere il pagamento dovuto... Ci sono molte situazioni e dovrei stare, qui, giorni interi a scriverle tutte...
Perchè questo? Perchè si sono messi in testa la, non so da dove nata, idea del "questo lavoro vale poco..." oppure "tanto sto in telelavoro e non mi beccheranno mai".
Ora, io non capisco una cosa!
La legge italiana è vero che sotto certi aspetti è molto dura, ma sotto altri è fatta in tale modo da tutelare sia il produttore che il consumatore. Perchè storpiarci con le nostre stesse mani?
L'altro aspetto che ritengo assurdo, tanto quanto le proposte di collaborazione o prestazioni per pochi euro, è il regolamento, la moderazione (chiamiamola così per non storpiarla troppo) e tutte le altre caratteristiche delle sezioni "Offro e cerco lavoro".
Qui oso dire: tutte uguali!!! Nate con l'unico scopo di fare numeri!!
Se, infatti, ciò non fosse vero credo proprio che la qualità degli annunci in esse presenti sarebbe di gran lunga superiore.
Poi ci troviamo con modifiche riportanti la dicitura "Edit By Mod.... Annuncio irregolare." o commenti del tipo "Budget insufficiente" oppure "Ho fatto il lavoro a questo e non mi ha pagato" o ancora "Ho pagato e al posto di un sito mi ha consegnato una prugna marcia"!
Ciò che vorrei dire, per chi ancora non dovesse esserci arrivato è:
Quando lavorate, quando vi affidate ad un consulente e ad egli date il via libera per il servizio che richiedete, fatelo solo se:
1) Avete un contratto in mano firmato dalle parti e che in esso sia ben definito quanto richiesto.
2) Avete ricevuto più pareri in merito.
3) Sapete con chiarezza chi è colui il quale vi programmerà il sito, ve lo posizionerà o vi crea un suo layout.
4) Sapete con chiarezza chi è il Vostro committente.
Se qualcosa va storto, poi, c'è sempre la strada della Giustizia percorribile nella maniera:
1) Lettera, email di avviso finalizzata ad una amichevole conciliazione.
2) Lettera del proprio Legale.
3) Denuncia alle competenti autorità.
4) Citazione nanti il Giudice con processo vero e proprio.
Alla fine vale sempre il detto: lavorare ok, fidarsi ok... Prenderla xxxxxxx no! A mali estremi >> Estremi rimedi.
E' non è assolutamente vero che la Giustizia sta dalla parte dei corrotti!!! Vi assicuro che se usata nella giusta maniera sarà sempre dalla Vostra parte.
Come ho detto, un po' di cultura sui c.p.c. / c.p.p. / l.a. / leggi del fisco ecc... non guasta mai!
Piccola precisazione:
C.p.c. = Codice di Procedura Civile
C.p.p. = Codice di Procedura Penale
L.a = Legge diritto d'autore
Per quanto riguarda le sezioni invece... non sarò io a decidere la migliore strategia sul regolamento da adottare ecc... nè quanto debba essere tassitivo.
Solo un consiglio: siate più permissivi come più severi.
Stessa cosa dicasi per i moderatori: sapendo dell'esistenza di persone che affidano/eseguono lavori truffa credo che l'avviso "Chiudo... Saranno gli admin a decidere" sia totalmente inutile.
Abbiate il coraggio (non uso altri termini) di sporgere denuncia! Perchè solo questa, a mio avviso, è l'arma più giusta da adottare in certi casi...Stessa cosa ai committenti e a coloro i quali svolgono il lavoro!!!
Io chiudo, per ora.
Voi che ne pensate? Perchè non discuterne qui (compresi moderatori - sarebbe gradito anche l'intervento dei piani più alti come admin)?