Offerta da parte di una azienda, decisione entro la settimana prossima:
Meglio prendere partita IVA e lavorare come consulente esterno, il netto è garantito al pari del contratto indeterminato, ed incassare così (in un solo colpo) una mobilità di 40 mila euro (4 anni)... con possibilità di rinnovo annuale della collaborazione...
oppure
Contratto a tempo indeterminato, il netto è sempre lo stesso, e perdere per sempre la mobilità dei 4 anni (40 mila euro in fumo)...
Il livello mensile, cmq in entrambi i casi, è molto buono... e pari al netto delle tasse, trattenute, inps...
Arduo dilemma...
Ovviamente con il contratto a tempo indeterminato si hanno più tutele, anche in caso di malattie, con la partita IVA no. Occorrerebbe quindi anche una copertura privata anti-infortunistica in caso di consulenza esterna (pensione ed altro verrebbero comunque pagate dall'azienda).
Il vecchio detto direbbe: "meglio un uovo oggi che una gallina domani". E cioè prendere partita Iva ed incassare la mobilità. Però, c'è un però, l'azienda sì, rinnoverebbe la consulenza di anno in anno, ma dal quarto anno in poi potrebbero esserci dei problemi a configurarla solo come consulenza esterna... e non se in quel caso sarebbe poi disposta all'assunzione indeterminata...
Mah...