Se un giorno vedrete un giovane portando con sé a fatica
una confezione di acqua minerale, può darsi che sarò io. Se lo incontrerete sui mezzi pubblici,
custodendo gelosamente un pacco di bottiglie frizzanti, provate a chiedere se sono io.
Non evitate di dare una mano al ragazzone che affronta tempeste e acquazzoni per portarsi a casa l'unica ragione per esistere: Martina, la dea delle bollicine.
Da quando ti ho conosciuto, Martina, la mia esistenza viene cotidianamente battezzata dal tuo sapore di freschezza;
Il mio passo è svelto quando vado a trovarti, la mia anima desiderosa dell'intimo piacere che trovo nel sorsegiarti;
Bollicino tra le bollicine, sogno a una tua carezza prima che sparisco nel nulla.