Uno dei pochi ricordi della mia infanzia è la stranissima
foto di un' mio parente, da molto tempo buon anima.
La fotografia scattata forse poco prima della sua morte,
(circa 1888), ritraeva una donna sulla trentina vestita di nero,
con lo sguardo sprezzante e con una mano che alzava il seno destro
mostrandolo provocatoriamente alla camera;
La cornice ritagliava brutalmente il petto,
censurando cosi una postura almeno scandalosa per una foto da lapide;
Questo particolare detaglio del seno, si lasciava però intuire dalla posizione del corpo;
La spalla tirata un poco indietro,
il braccio tesso per alzare,
l'appena percepibile ombra del seno sollevato che si gonfiava sotto la maglia,
rendeva esplicito quell grottesco gioco di ombre e movimenti.
Tuttavia, lo sguardo provocante, la faccia sofferente, non tradivano le delizie della goduria.
Non lasciava l'impressione di una donna sommersa nella voluttà dell'autosoddisfazione,
bensì di una rivoluzionaria accanita, maledicendo il plotone di esecuzione.
Allora perché strofinarsi il seno in quell' modo?