Due mesi fa ho cominciato a ristrutturazione di un'alloggio, proprietà di mia famiglia.
Ho assunto un giovane clandestino nord-africano che dormiva in scatoloni,
presso il mercato ittico del mio paese, dove lavorava assieme a me.
Sono stato incantato dell' fatto che il senegalese chiedeva poco,
mentre altri muratori con cui ho parlato si facevano pagare oro.
Dunque abbiamo cominciato a lavorare insieme, per lo più il sabato e la domenica ma spesso anche il pomeriggio, quando entrambi finivamo il lavoro.
Tutto andava liscio, fino un giorno quando il senegalese mi chiese la permissione di "sepelire" sua sorella, da poco deceduta per una malattia, nelle mura di questo alloggio che ristrutturavamo.
Anche se il fatto in se potrebbe sembrare clamoroso, il motivo era uno di natura religiosa, parte della tradizione del suo paese.
Infatti dalle sue parti, i parenti sono "tenuti" nelle fondamenta delle loro case perché il loro spirito non si disperda, inghiottito dalla vale delle ombre.
Comunque rifiutai categoricamente il fatto, che non sollo mi poteva causare guai con la giustizia, ma sicuramente sarei stato chiuso in un manicomio dai miei familiari.
Il senegalese non prese bene il mio rifiuto, ebbe una crisi e mi prego in ginocchia di accettare il cadavere della sua sorella nelle fondamenta dell' unica casa che li era familiare: appunto la mia casa.
Sorpreso di questo acceso di pazzia del africano, me ne andai via gridandoli che se farà qualche porcheria con cadaveri sarò obbligato a denunciarlo, nonostante la nostra amicizia.
Il giorno seguente non lo trovai al banco come al solito e supposi che era andato a trovare una sistemazione per il corpo di sua sorella. Dopo circa una settimana siccome il africano sembrava sparito dalla faccia della terra,
mi recai al alloggio da sistemare e qui ebbi un shock: i due piani della casa erano dipinti di giallo e delle finestre e delle porte non c'era traccia.
Nauseato , chiamai subito mio padre per mostrarli il coso. Decidemmo di non sporgere denuncia anche se era evidente che sistemare pure questa faccenda ci avrebbe costato tempo ed altri soldi.
Però la sorpresa doveva ancora venire: dopo aver' sfondato il muro che bloccava la porta del piano rialzato, ci resimo conto che tutta la casa era piena di pietrisco e cemento solidificato,
formando praticamente un grande cubo di pietra.
...Adesso non saprei dirvi chi e come a trasportato tutto quell' pietrisco e cemento nella mia casa, però vi posso giurare una cosa: piuttosto che ingaggiare un muratore senegalese, mi muro la casa con le mie mani!