Grazie dei vostri feedback.
@Daniele: non sapevo che un test veritiero richiedesse necessariamente due macchine indipendenti, pensavo che con l'apertura di una connessione curl locale avrei risolto.
Quali sono le operazioni che il server deve fare e che io non vedo, prima e dopo PHP? (Giusto per averne un'idea, così mi documento).
@bubi1: hai ragione, microtime(true) restituisce un float arrotondato alla quinta cifra decimale (decimi di millisecondo), ma davo per scontato che il caricamento delle classi definite prendesse più tempo, e quell'apprezzamento mi basta perché non voglio sapere i microcicli, dovendo valutare i tempi rispetto a quelli umani (finché si parla di centesimi di secondo o tempi maggiori ne tengo conto, se sono inferiori non me ne preoccupo).
Ho individuato due workaround parzialmente validi per fare una misurazione del solo caricamento delle classe definite:
[list=1][*]il puntatore del parser procede per files; pertanto se il file con le classi di cui monitorare il tempo di parsing è un file PHP incluso, posso rilevare correttamente i timestamp pre e post-inclusione:
Codice PHP:
echo 'class test exists: '.(int)class_exists('test'); // falso;
$t1 = microtime();
include('test.class.php');
$t2 = microtime();
echo 'class test exists: '.(int)class_exists('test'); // vero;
$t1 = explode(' ', $t1);
$t1 = (float)$t1[0] + (float)$t1[1];
$t2 = explode(' ', $t2);
$t2 = (float)$t2[0] + (float)$t2[1];
echo 'elapsed: '.($t2 - $t1);
Risultato: (media su 50 richieste) 0.003
Svantaggi: al tempo di parsing si aggiunge il tempo di accesso alla risorsa esterna del filesystem.
[*]Dal momento che le procedure vengono parsate per ultime, innestando la definizione delle classi in un semplice controllo condizionale posso rilevare i timestamp precedenti e successivi ad esso:
Codice PHP:
echo 'class test exists: '.(int)class_exists('test'); // falso;
$t1 = microtime();
if (true) {
class test {
// bla bla...
}
}
$t2 = microtime();
echo 'class test exists: '.(int)class_exists('test'); // vero;
$t1 = explode(' ', $t1);
$t1 = (float)$t1[0] + (float)$t1[1];
$t2 = explode(' ', $t2);
$t2 = (float)$t2[0] + (float)$t2[1];
echo 'elapsed: '.($t2 - $t1);
Risultato: (media su 50 richieste) 0.00021
Svantaggi: una zozzeria del genere di certo non la metto nel mio codice finale! 
[/list=1]
I test li ho fatti su Windows XP in locale, sul laptop con 2GB di RAM e processore da 1.8GHz.
Almeno ho un'idea dell'ordine di grandezza del caricamento.