Visualizzazione dei risultati da 1 a 5 su 5
  1. #1
    Moderatore di Off Topic, Kickstarter e XML L'avatar di Sky
    Registrato dal
    Jul 2000
    residenza
    Roma
    Messaggi
    1,053

    Diciotto anni dopo, tutto come allora

    Tutto si può dire di Paolo Mieli, tranne che non misuri le parole. L'altra sera ad Annozero ha lanciato un vaticinio che somiglia tanto a una maledizione, o a una benedizione: "Come alla vigilia del 1992, sta per saltare il tappo". Emma Bonino l'ha definito un timore, ma Mieli l'ha gelata: "Non è un timore, è una previsione".
    Ieri, sulla Stampa, il direttore Mario Calabresi ha scritto: "Per cancellare il ricordo, ogni prudenza e la paura, per ricostruire la spavalderia, il senso di impunità e di arroganza, sono serviti 18 anni. Una generazione. Un giro completo di giostra che sembra riportarci alla casella di partenza: 17 febbraio 1992".

    Diciotto anni fa – mercoledì prossimo –, Mario Chiesa finiva in galera per una mazzettina di 7 milioni pattuita con un impresario di pulizie in cambio di un appalto al Pio Albergo Trivulzio. Anche allora, come oggi l'arresto di Milko Pennisi per una tangentucola di 5 mila euro, il caso Chiesa finì nelle pagine interne dei quotidiani, trattato come un caso di ordinaria corruzione. Come oggi Pennisi dalla Moratti e da Formigoni, Chiesa fu scaricato da Craxi come "mariuolo" e "mela marcia".

    Poi Chiesa cominciò a parlare e descrisse il marciume di tutto il cestino. E venne giù tutto. Saltò il tappo. Anche allora c'era la recessione. La spesa pubblica era fuori controllo, così come il debito. La corruzione era una tassa impropria sui cittadini che si mangiava – calcolò l'economista Mario Deaglio – 10 mila miliardi di lire all'anno. E si vedeva a occhio nudo, grazie alla spavalda imprudenza e impudenza dei ladri di Stato che rubavano sotto gli occhi di tutti. Proprio come oggi. Solo che oggi, per la Banca mondiale, la tassa-corruzione è arrivata a mangiarsi 40 miliardi di euro e, per la Corte dei Conti, addirittura 60. Da otto a 12 volte rispetto al 1992. Anche allora una classe politica decrepita, autoreferenziale e screditata tentò di salvarsi con l'impunità: negava tutte le autorizzazioni a procedere ai giudici, varava leggi salva-ladri come il decreto Amato-Conso. Poi la gente scese in piazza e li mandò tutti a casa, almeno per un po'.

    Anche oggi, a Milano come a Firenze, a Bari come a Palermo, ci sono inchieste che non si limitano a singoli episodi, ma hanno tutte le potenzialità per "sfondare" fino a far saltare il tappo del sistema. Un sistema ampiamente screditato, indebolito, dilaniato da guerre intestine (la crescente insofferenza dei finiani e della Lega nella maggioranza, per non parlare dello scontro nella cruciale Sicilia tra gli amici di Schifani e Alfano e il clan Dell'Utri-Micciché che ha dato vita al Partito del Sud di Lombardo; e, dall'altra parte, la putrefazione del Pd e l'estinzione della sinistra radicale). Anche i poteri forti della Confindustria e del Vaticano sembrano vacillare, la prima per la crisi e il secondo per la guerra dei dossier. Lo scandalo che ha travolto Bertolaso è, se possibile, ancor più destabilizzante dei processi a Berlusconi: perché Bertolaso, uomo di Gianni Letta molto amato da una porzione del Pd e ben introdotto Oltretevere, è il punto d'intersezione di poteri ancor più antichi e inossidabili di quelli che sostengono l'eterno parvenu Berlusconi. Intanto la mafia dà segni di crescente insofferenza per le "promesse tradite".

    Solo chi non vuole o non può vedere quel accade se ne resta asserragliato nella sua piccola trincea, in attesa che "passi ‘a nuttata", blindandosi con improbabili legittimi impedimenti, lodi e lodini, nuove immunità. Chi ha occhi per vedere, invece, dovrebbe prepararsi a raccogliere i cocci del pentolone che sta per saltare e a fornire un approdo di chi, verosimilmente, resterà presto senza punti di riferimento. Fino a una settimana fa, Di Pietro aveva più di una chance in questo senso. Poi se l'è giocata con l'operazione De Luca. I nostri lettori e migliaia di cittadini della Rete continuano a chiedergli di tornare indietro, finché è in tempo. Ammettere di avere sbagliato è molto meglio che perseverare nell'errore.

    Marco Travaglio


    Fonte: Il Fatto Quotidiano del 14 Febbraio 2010, p. 1


    Per chi ancora pensa che Travaglio sia come quegli altri giornalisti che di cambiare opinione non ne vogliono sapere...
    Lo Stato deve dare ai cittadini, come diritto, ciò che la mafia dà come favore.
    Carlo Alberto dalla Chiesa

    Facebook | Twitter | Last.fm | LinkedIn | Quora

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Pastore12
    Registrato dal
    Oct 2008
    Messaggi
    1,051

    Re: Diciotto anni dopo, tutto come allora

    Originariamente inviato da Sky
    ...
    Letto. Ho un paio di persone alle quali voglio farlo leggere.

    Intanto vediamo qui che succede. Pronostici?
    "Ethics are to me something private. Whenever you use it as an argument for why somebody_else should do something, you’re no longer being ethical, you’re just being a sanctimonious dick-head"
    Linus Torvalds

  3. #3
    Non è proprio come 18 anni fa. Allora c'era un giovane Di Pietro che cercò di distruggere il sistema, ora quell'uomo è più vecchio di 18 anni, non è più un magistrato e si sta impegolando anche lui sulla "logoramento del potere". Non so, ma a questo punto la cosa migliore è ripartire completamente da capo e resettare TUTTO IL SISTEMA.
    …• Quello che facciamo in vita riecheggia per l'eternità •…

    …• Claudio Re - Coach Trainer •…

    …• Io sono Ciuck •…

  4. #4
    La differenza con il 1992 è semplice.

    Allora Chiesa parlò e fece saltare tutto...
    Ciao!

  5. #5
    Originariamente inviato da fmortara
    La differenza con il 1992 è semplice.

    Allora Chiesa parlò e fece saltare tutto...
    Ma se non hanno parlato i vari esponenti del PD beccati a trans e mignotte, non parla Berlusconi e compagnia. Pensi che Bertolaso parli?
    …• Quello che facciamo in vita riecheggia per l'eternità •…

    …• Claudio Re - Coach Trainer •…

    …• Io sono Ciuck •…

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.