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  1. #1

    Il direttore è responsabile del forum

    "ci vorrebbero anche più persone come quaestio (a reb verrà un brivido)" wallrider, 22/10/2012

    "Se hai una vita di merda facebook non può essere molto meglio...". kalosjo, 16/10/2012

  2. #2
    quindi abbiamo avuto sempre ragione noi mod.




    rissa-rissa!!!!

  3. #3
    Utente bannato
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    ok, ma se sul regolamento del forum scrivi che la direzione non è responsabile dei messaggi scritti dagli utenti può essere un attenuante?

  4. #4
    ciao a tutti,

    premessa la proposta di Kalamaro..

    Se si specificasse all'atto dell'iscrizione al forum che l'utente accetta di non chiamare in causa gli amministratori qualora fosse soggetto a diffamazione limitandosi a richiedere la modifica/cancellazione dei messaggi oggetto della disputa, potrebbe essere una soluzione alle diffamazioni rivolte ad altri utenti registrati?

    simone.

  5. #5
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    La sentenza parla però di una testata giornalistica

    La lesione dell'onore, es. diffamazione, ingiuria o calunnia, può avvenire sia tra iscritti che verso terzi

    Secondo me tutto si gioca nella tempestività del controllo e della relativa eventuale rimozione

    Ma mi piacerebbe capirne di più... POssibile che ci sia ancora così poca giurisprudenza??

  6. #6
    Utente bannato
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    potrebbe valere molto anche se il forum è leggibile da tutti o solo agli iscritti?

  7. #7
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    Originariamente inviato da kalamaro
    potrebbe valere molto anche se il forum è leggibile da tutti o solo agli iscritti?
    Gabriella Capalbo

    "...bisogna valutare la possibilità di configurare la responsabilità suddetta differenziandola in relazione ai tre tipi di forum esistenti: pubblico, protetto, e privato.

    Nel forum pubblico ogni utente può partecipare alla discussione senza bisogno di registrarsi. Ciascuno può leggere i messaggio e ciascuno può inviarli con pubblicazione automatica dello stesso. In questo caso è prevalente la teoria secondo cui il moderatore non assume alcuna responsabilità per contenuti illeciti immessi dagli utenti, svolgendo egli una semplice attività di organizzazione dell’attività di discussione e non avendo alcun potere di intervenire sui messaggi inseriti.

    Nel forum protetto, invece, l’utente non registrato può soltanto leggere gli argomenti, infatti per poter partecipare attivamente alla discussione ed esprimere le proprie opinioni è necessaria la registrazione, che prevede normalmente l’indicazione del proprio Username, di una propria Password e di una propria casella di posta elettronica. In tal modo è possibile attribuire a ciascun autore la responsabilità per i contenuti inviati ai forum, escludendo così una corresponsabilità del moderatore che non esercita in questo caso alcun potere sui testi inseriti.

    Infine il forum privato è accessibile solamente ad utenti registrati che comunque devono essere autorizzati dal responsabile del Forum, di conseguenza il messaggio non viene inserito immediatamente nel forum ma viene preventivamente controllato e filtrato dal moderatore. Questo tipo di forum rientra nella categoria dei forum cosiddetti moderati. Per risalire ad una responsabilità imputabile alla condotta degli utenti bisogna distinguere tra moderazione preventiva e successiva.

    Se si tratta di un forum in cui la moderazione è preventiva, il moderatore, esercitando i diversi poteri riconosciutigli, dovrebbe intervenire per impedire l’immissione di contenuti illeciti; configurandosi, in caso contrario, a suo carico una culpa in vigilando, ossia una responsabilità legata alla omissione circa l’attività di controllo a lui demandata. È difficile però accettare una simile responsabilità omissiva, soprattutto alla luce del fatto che il legislatore prende tutt’altra posizione; in particolare nel D.Lsg. 70/2003 (recante taluni aspetti giuridici dei servizi della società dell'informazione, in particolare il commercio elettronico, nel mercato interno) all’art. 17 (assenza dell'obbligo generale di sorveglianza per i prestatori dei servizi della società dell’informazione) è esclusa l’esistenza sia di un obbligo generale di controllo sui contenuti trasmessi sia di un obbligo generale di individuare elementi che rivelino la presenza di attività illecite.

    Nel caso invece di forum in cui la moderazione è successiva, il moderatore può essere considerato responsabile negli stessi termini in cui risponde un provider per l'immissione in rete di contenuti illeciti, cioè si può configurare una responsabilità soggettiva: per colpa, nel caso in cui non abbia accertato l'illiceità dei testi trasmessi nonostante fosse consapevole della presenza di materiale sospetto, e di conseguenza non lo abbia rimosso; per dolo, quando egli sia anche consapevole che la condotta dell'utente violi disposizioni di legge ed ometta di intervenire".

  8. #8
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    Stando all'ultimo paragrafo, c'è colpa se nonostante ci fosse da "stare all'erta" il mod se ne frega

    Al contrario per un qualsiasi messaggio che arrivasse "a ciel sereno", direi ancora che dovrebbe esser sufficiente che la rimozione sia sufficientemente tempestiva

  9. #9
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    Andrea D’Agostini scrive:

    "...la legislazione inerente la gestione dei siti web, il Decreto Legislativo 70/2003 attuativo della direttiva Comunitaria 2000/31/CE, prevede un’assenza generale di obblighi di sorveglianza o di ricerca da parte del gestore o titolare del sito web (art. 17).

    Quindi chi gestisce forum, chat, newsgroup o blog non è in alcun modo responsabile di quanto postato negli spazi messi a disposizione del pubblico.

    Questo per due motivi fondamentali: 1) La responsabilità penale è personale; 2) Sarebbe veramente faticoso e controproducente imporre a chi gestisce siti web di controllare sistematicamente tutte le pagine messe a disposizione del pubblico e ogni parola inserita. Ne deriva quindi, in caso di frasi o messaggi diffamatori postati da utenti, una mancanza di responsabilità del gestore.
    Detto in questi termini si potrebbe pensare che effettivamente non ci siamo obblighi in capo al gestore. Tuttavia così non è. Perché se da una parte non è obbligato a vigilare sul sito , dall’altra lo stesso gestore non si può sottrarre dal comunicare all’autorità competente la violazione consumata sulle proprie pagine web, una volta che ne sia venuto a conoscenza. Pertanto, una volta avuta conoscenza della violazione il gestore si deve attivare per porre fine alla suddetta violazione, avvertendo contestualmente l’autorità competente (artt. 15, 16 e 17 D.Lgs 70/2003). Diciamo che in primis, senza cancellare definitivamente i contenuti diffamatori, dovrebbe rimuoverli dalle pagine in cui erano stati inseriti. Quindi avvertire le autorità competenti: in caso contrario il gestore sarà civilmente responsabile per la mancata comunicazione.

    Il problema finale è appunto la conoscenza da parte del gestore di tali messaggi".

    A questo punto la cosa si fa fumosa...

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Marcolino's
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    May 2003
    residenza
    Udine
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    Più che fumosa è una questione annosa.
    E' da anni, in particolare da quella legge che fa in modo che sia il gestore, e qui nemmeno si sa bene chi debba essere il gestore, a vigilre sui contenuti e quindi a intervenire.
    Già in quella norma, cioè il DL 70/03 c'è un embrione di tale idea, cioè che sia il gestore del sito a vigilare e quindi a informare tempestivamente le forze dell'ordine.
    Ma la diffamazione passa non per un terzo ma tra il diffamante e il diffamato, e l'intervento della Magistratura non è automatica in quanto ci vuole una denuncia da parte di una delle due parti perché intervenga.
    Quindi mi spiega la norma della legge come fa un terzo, cioè il gestore del forum qualora non sia l'oggetto della diffamazione a intervenire?

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