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  1. #1

    gli e-giornali a pagamento sono destinati al flop?

    rupert murdoch vuol far pagare l'accesso alla versione digitale del times:

    Users will be charged £1 for a day's access and £2 for a week's subscription for access to both papers' websites, publisher News International has announced.
    da qui: http://www.guardian.co.uk/media/2010...ebsite-paywall

    ma il giornalista jeff jarvis pensa che l'operazione sia destinata al flop, per la nota legge di internet per cui per ogni sito col contenuto bloccato ce ne sono 10 o 1000 gratuiti e dice:

    So to try to transpose old business models to this new business reality is simply insane. Just because people used to pay in print they should pay now – when the half-life of a scoop's value is a click, when good-enough news that's free is also a click away, when the new newsstand of Google and Twitter demands that you stay in the open, searchable and linkable?
    da qui: http://www.guardian.co.uk/commentisf...thetic-paywall (l'articolo e' un po' lungo, ma si legge agevolmente)

    via wittgenstein.it

    voi che ne pensate? le notizie a pagamento hanno un futuro o sono destinate al tonfo? e nell'uno e nell'altro caso, per quale ragione?

  2. #2
    Ci stanno già provando anche in Italia. Il sito del corriere della sera, se si accede tramite cellulare, chiede ben 9 centesimi a pagina navigata ( ).
    Per me possono puppare. E anche molto forte.

    Comunque ci sarà sempre qualcuno più sveglio di questi dinosauri, capace di imbastire un modello di business basato su presupposti diversi. Per esempio pubblicità o micro canone... Ma in queat'ultimo caso, a fronte si un servizio migliore di quello attualmente offerto.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  3. #3
    alla fine dell'articolo il giornalista dice come secondo lui la forza dei giornali cartacei (la struttura fisica) sara' la loro debolezza in rete (una struttura da mantenere), mentre internet puo' diventare un punto d'ingresso "alla pari" per aspiranti giornalisti "digital natives" (mi piace 'sta definizione )

    e' vero? e quanto e' vero? non e' che poi si finisce per avere - come in un certo senso abbiamo - troppo materiale in cui il materiale interessante annega?

    forse l'analisi e' corretta, ma imprecisa, forse la risposta vincente sara' un punto di equilibrio tra le vecchie strutture "autorevoli" e i nuovi giornalisti ultraflessibili... di certo la rete e' uno strumento cosi' nuovo che sara' interessante vedere come si sviluppera' in futuro, gia' in pochi anni siamo passati dalle gif animate ai blog-diario ai blog "giornalistici", dalla distinzione tra internet e gli altri media alla loro fusione

  4. #4
    Se vogliono fare soldi col web direi che il micro-canone potrebbe essere una soluzione.
    Tipo dai 20 ai 50 euro all'anno per leggere tutto il giornale o una cifra del genere.
    Con aumento della qualità però!

  5. #5
    Originariamente inviato da SuperMariano81
    Se vogliono fare soldi col web direi che il micro-canone potrebbe essere una soluzione.
    Tipo dai 20 ai 50 euro all'anno per leggere tutto il giornale o una cifra del genere.
    Con aumento della qualità però!
    mh... vedo piu' praticabile la strada pubblicitaria; io guardo abbastanza spesso i video rai o quelli di repubblica o altri siti e quasi sempre sono preceduti da qualche secondo di pubblicita' che a me personalmente non da per niente fastidio

    ... eppoi c'e' quella storia dei link di cui parlava il giornalista: una delle forze delle notizie in rete e' l'essere linkate, riportate e rimbalzate da un sito all'altro, se non lo permetti ti tagli le gambe da solo... forse l'abbonamento ha senso per giornali di settore o particolari, mi viene in mente il sole 24 ore, per dire

  6. #6
    Mah, l'abbondanza di informazione, anche molto qualificata e di qualità, sul web, è proprio il motivo per cui il modello a pagamento difficilmente può prendere piede.
    Il fatto che ci sia anche un mare di siti e sitarelli con informazioni scadenti non lo vedo come un difetto particolare, perchè chi è interessato sa cercare le fonti migliori e comunque esistono sempre siti di riferimento ( oltre google, che aiuta parecchio a trovare notizie e informazioni anche su siti sconosciuti).

    I siti di notizie di interesse di massa, li vedo basati su un modello di tipo pubblicitario (tipo la free press cartacea), mentre per contenuti più specifici e di nicchia, potrebbe prendere pedie il micro canone... Ma solo a fronte di una qualità eccellente, se non sbalorditiva. Per seguirmi l'andamento dei titoli di borsa ci sono e ci saranno sempre 1000 siti gratuiti. Per un sito con funzionalità di analisi e di informazione in stile "power desk" di fineco, allora un microcanone potrebbe essere accettabile.

    Ultima considerazione: la maggior parte dell'informazione, soprattutto in Italia è a tutti gli effetti propaganda politica. Sarebbe un errore da parte loro, renderla meno accessibile, mettendola a pagamento.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  7. #7
    Se devo pagare, pago per il giornale di carta. Non per quello on-line.

    Mi piace leggere, Preferisco la carta allo stancante schermo luminoso del PC.
    Never try to teach a pig to sing. It wastes your time and annoys the pig

  8. #8
    Originariamente inviato da Merrill Stubing
    Se devo pagare, pago per il giornale di carta. Non per quello on-line.

    Mi piace leggere, Preferisco la carta allo stancante schermo luminoso del PC.
    a me piace leggere libri cartacei, ma per quanto riguarda le notizie, il web ha degli innegabili vantaggi: puoi confrontare, cercare, saltare, approfondire... tutte cose che offline risultano meno agevoli

  9. #9
    Originariamente inviato da rebelia
    mh... vedo piu' praticabile la strada pubblicitaria; io guardo abbastanza spesso i video rai o quelli di repubblica o altri siti e quasi sempre sono preceduti da qualche secondo di pubblicita' che a me personalmente non da per niente fastidio
    Vero, nemmeno a me da troppo fastidio.

    Originariamente inviato da rebelia
    ... eppoi c'e' quella storia dei link di cui parlava il giornalista: una delle forze delle notizie in rete e' l'essere linkate, riportate e rimbalzate da un sito all'altro, se non lo permetti ti tagli le gambe da solo... forse l'abbonamento ha senso per giornali di settore o particolari, mi viene in mente il sole 24 ore, per dire
    in effetti "al giro di link" non ci avevo pensato....
    Originariamente inviato da rebelia
    a me piace leggere libri cartacei, ma per quanto riguarda le notizie, il web ha degli innegabili vantaggi: puoi confrontare, cercare, saltare, approfondire... tutte cose che offline risultano meno agevoli
    Quotone.

  10. #10
    Originariamente inviato da rebelia
    a me piace leggere libri cartacei, ma per quanto riguarda le notizie, il web ha degli innegabili vantaggi: puoi confrontare, cercare, saltare, approfondire... tutte cose che offline risultano meno agevoli
    Sicuramente, ma se devo pagare per leggere i notiziari (preferisco pagare per comprare libri), potrei dover dare più valore a quello che leggo (quindi come con l'acquisto dei giornali cartacei) selezionare quale ti va bene e quale no.

    A questo punto meglio il giornale di carta.

    P.S. Sto ipotizzando il caso che l'andamento del "The Times" abbia successo coinvolgendo le maggiori testate giornalistiche italiane e mondiali.
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