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MILANO (MF-DJ)--Ad oltre un mese e mezzo dal Consiglio dei ministri del
1* marzo scorso che diede il via libera, del pacchetto di misure "per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella
pubblica amministrazione" si e' persa ogni traccia. Dopo un rimpallo da un
ufficio all'altro di Palazzo Chigi, alla fine si e' scoperto l'arcano: il
ddl e' bloccato al Dagl, il dipartimento per gli affari giuridici e
legislativi.
Il provvedimento, si legge in MF, era stato deliberato dal Consiglio dei
ministri "salvo intese", un gergo tecnico utilizzato per spiegare che nel
corso della riunione del 1* marzo i ministri non avevano trovato la
quadratura del cerchio. E a quanto sembra, dopo oltre 40 giorni l'accordo
manca ancora. Come hanno spiegato da Palazzo Chigi la quadra si potra'
trovare solo nel corso di alcune riunioni interministeriali convocate dal
capo dell'ufficio legislativo Claudio Zucchelli. Solo a quel punto, una
volta trovata l'intesa, il testo potra' finalmente arrivare in Parlamento.
Per adesso, quindi, il famigerato ddl e' ancora in alto mare.
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