Buondì.
Giuro che mi sento un po' idiota ad aprire sto thread, e sono stata in forse per un bel po'. Mi sento così perchè mi pare di essere alla stregua di chi inoltra le catene ACDC, sebbene abbia controllato che l'appello fosse reale.

Stamani nella posta del lavoro mi è arrivato un appello, datato a gennaio, per chiedere aiuto per l'adozione di un cane a Roma, salvato in extremis da un avvelenamento.
Subito ho pensato a una bufala, l'ennesima catena di S.Antonio. Ho provato a controllare e però non sembrava tale: ho cercato su google ma non ho trovato indizi che fosse una bufala. Inoltre (almeno!) la catena non aveva chilometri di indirizzi in chiaro, sono stati messi nel campo bcc.
Allora ho provato a chiamare il cellulare in calce e c'era la segreteria. Però era orario di ufficio... Ho provato a scrivere al contatto originale, e questa mi ha risposto! Dunque è una cosa vera, almeno pare, ho controllato. Il cane ancora non è stato adottato. Pare che la signora che l'ha salvato possa tenerlo allo stallo dove sta solo fino a fine aprile (così mi ha scritto).
Sapete se qualcuno può aiutarlo? Cosa si può fare?
Io non posso prenderlo, non ho lo spazio né il modo di tenere un cane.

Ve lo copioincollo:
Ciao a tutti,
Scusatemi innanzitutto…non conosco molti di voi: ho raccolto tutti i contatti che ho trovato nelle innumerevoli mail che mi arrivano e disperata ho fatto una lunga mailing list con la speranza che ciascuno di voi, possa far girare quanto più possibile questa richiesta di aiuto.

L’ennesima emergenza. L’ennesimo caso disperato, capitato proprio davanti ai miei occhi.
Circa 20 giorni fa, ho visto riverso sul ciglio della strada un cane. Era moribondo, a malapena si muoveva, respirava a fatica, completamente bagnato era riverso sotto la pioggia. Provava a muoversi, ad alzarsi, ma inutilmente. Un giro di telefonate per organizzarmi e poi l’ho preso e l’ho portato nella clinica più vicina dove lo hanno immediatamente ricoverato. Le analisi erano completamente sballate, i medici non sapevano da dove iniziare.
Diagnosi: AVVELENAMENTO… probabilmente qualcuno che non voleva più vederlo là dove alcune persone mi hanno detto di averlo visto da due/tre settimane prima. La fortuna è che sono arrivata in tempo: in clinica hanno iniziato immediatamente le terapie farmacologiche in endovena e già dal secondo giorno ha iniziato a stare un pochino meglio.
Ora sono passati molti giorni. Jo, così si chiama, sta meglio. E’ stato dimesso dopo due settimane dalla clinica, ora sta bene. E’ ancora debole e in evidente stato di eccessiva magrezza (il pelo nasconde, ma vi assicuro che è pelle ed ossa), ma sta bene. Sta ancora prendendo antibiotici per i reni, che risultavano compromessi, ma tutti i valori stanno fortunatamente rientrando.

Jo è un cucciolone maschio, di circa 1 anno e mezzo, due al massimo. E’ una taglia grande, docile, sottomesso, impaurito, adatto (come consigliato dai veterinari) anche a famiglie con bimbi piccoli. Va d’accordo con cani maschi e femmine… insomma non ha problemi di incompatibilità con nessuno. Ha solo una gran paura, la sua coda è sempre tra le gambe, le sue orecchie e la sua testa sono sempre basse, e il suo sguardo commuove. Per darvi idea: tra flebo, aghi, prelievo di midollo, trattamenti vari… nessuno mai ha avuto bisogno di tenerlo o mettergli museruola. Lui sta lì, trema, ti guarda fiducioso e terrorizzato. Io il suo sguardo non riesco a toglierlo dalla mente. RISULTATO NEGATIVO ALLA LESMANIA, non ha alcuna malattia infettiva o virus.

Ho sostenuto personalmente le spese per un totale di 820 euro complessive. Uscito dalla clinica, ho tentato di trovare stalli per lui, ho tentato di trovare adozioni… ho passato tre giorni con lui, insieme a lui, nel tentativo di trovare una soluzione, ma l’unica cosa che son riuscita a trovare è uno squallido box, anzi una gabbia, perché di gabbia si tratta, presso un privato.
E’ l’unico stallo che ho trovato, nessuno mi ha dato disponibilità, sono tutti in emergenza pare, tanti altri avevano un costo che non era compatibile con le mie disponibilità economiche.
Il tizio dello stallo lo lascia tutto il giorno nella gabbia, caccia via i suoi escrementi quando arrivo io con un tubo e quando scende il buio nei paraggi non ci sono luci… Jo è e resta al buio dalle 17.30/18.00 all’alba del giorno dopo. Jo dovrebbe continuare a prendere antibiotici, ma non sono certa che lui glieli stia dando… mi pare un tizio cui interessa più la sua tasca che il benessere degli animali. La solita storia immagino, quella di tanti di noi che non riescono a essere indifferenti quando vedono un animale ferito o quasi morto come Jo.

Voglio una famiglia per lui, non vorrei, ma voglio. Credo davvero lo meriti. In clinica dopo tre giorni di terapie ha vomitato mozziconi di sigarette e plastica… non voglio più che muoia di fame, non voglio più che lo avvelenino, non voglio sia un randagio abbandonato e dimenticato.
Vi prego aiutatemi. Non potrò per lungo tempo sostenere le spese dello stallo e non voglio rimetterlo in strada. Lui è ancora debole e sottopeso… ed io mi sento così impotente perché sono sola. Tutte le associazioni che ho contattato mi dicono solo e sempre “mandaci una foto” … né un contatto, né una soluzione… persino i canili di Roma, Pomezia, Latina non accettano più altri cani perché tutti in difficoltà.
Fate girare l’appello quanto potete, sono certa che ce la faremo, aiuteremo Jo.

Jo si trova a Roma, ma sono disposta a portarlo in tutta Italia, per una famiglia che lo adotti con amore.
Ovviamente adottabile previa firma del modulo di adozione e controlli pre – post affido.
Di seguito troverete le sue foto (ce ne sono 5). Per chi non le visualizzasse, scrivetemi pure le invio in jpg.

Info e adozione: 320.6909419.
enrica.rossi@accenture.com
Grazie a tutti,
Enrica e Jo
Le foto mostrano un cane simile a un golden retriever, pelo medio e bianco.


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