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Stop al processo Mediaset. I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano hanno trasmesso alla Corte costituzionale gli atti per i diritti televisivi di Mediaset. Il dibattimento è sospeso per tutti gli imputati. Secondo i giudici, la legge del 7 aprile 2010 sul legittimo impedimento continuativo per il premier doveva essere varata con iter costituzionale. Adesso, in attesa della pronuncia della Consulta, è impossibile stralciare la posizione di Silvio Berlusconi da quella dei coimputati per non spezzare l'unitarietà del dibattimento. La connessione tra la posizione dei diversi imputati per il tribunale è evidente.
Molto critico l'avvocato Nicolò Ghedini, uno dei difensori del presidente del Consiglio. Secondo Ghedini, quella sul legittimo impedimento è "una legge dello Stato che i giudici non vogliono applicare"...
"Ne deriva - è scritto ancora nell'ordinanza - che la norma in questione realizza la medesima situazione già analizzata alla Corte Costituzionale nella recente sentenza numero 262/2009 sul cosiddetto Lodo Alfano". La nuova norma sul legittimo impedimento, osserva il tribunale, preclude "ogni possibilità di correlazione tra singola udienza e specifico impegno, il che si traduce nel privare il giudice del potere-dovere di verifica della sussistenza dell'impedimento".