che razza di riunionisti siete? siete tra quelli che pensano che una riunione sia indispensabile per risolvere il problema, oppure tra quelli che preferirebbero camminare sulle mani fino a timbuctu' puttosto di affrontarne una? riuscite a "tenere l'occhio sulla palla" e a uscire da una riunione con degli obiettivi, oppure non riuscite mai a cavare un ragno dal buco o meglio uno spunto, un'idea, un'informazione utile?
che lo vogliamo o no, le riunioni ci assillano; assillano pure me che lavoro da sola, figuriamoci gli altri
qui alcune regole per farle diventare uno strumento se non utile, almeno poco nocivo:
- Verificare che non ci sia un'alternativa migliore . Se la risposta alla domanda, perché ci riuniamo, è "perché ci riuniamo tutti i lunedì mattina", non riunirsi più.
- Avere un'agenda per la riunione e condividerla con i partecipanti prima che la riunione cominci. Mandare a tutti una lista degli argomenti da discutere, con l'ordine in cui saranno discussi e quello che si spera di ottenere dalla discussione.
- Tenere il numero dei partecipanti il più basso possibile. Una riunione può servire a qualcosa se vi partecipano sei persone. Al massimo, dieci persone.
- Avere uno "scriba" che prende nota delle cose dette alla riunione, poi le riassume in un memorandum e le manda ai partecipanti.
- Evitare il sistema di interventi tipo "tavola rotonda", in cui, sui dieci presenti, uno alla volta tutti prendono la parola per riferire quello che stanno facendo. Significa che, in ogni momento della riunione, almeno nove partecipanti non hanno niente da fare.
- Cominciare la riunione in orario e finirla all'ora prefissata.
- A meno di clamorose emergenze, non farla mai durare, al massimo, più di un'ora.
- Evitare le distrazioni, dunque telefonini e blackberries spenti, vietare a chi è seduto davanti a un computer di controllare ogni due minuti le email.
- Non sedersi sempre agli stessi posti: cambiare sedia e posizione contribuisce a mantenere un po' più viva l'attenzione.
- Concentrarsi su quello che viene detto.
da qui: http://www.repubblica.it/economia/20...ntri_-3648282/
io sono allergica alle riunioni e cerco di limitarle al massimo, anche se a volte sono necessarie; sono caratterialmente una dispersiva, ma non me lo posso permettere, percio' nel tempo ho sviluppato degli strumenti di difesa e cerco di uscire sempre da un incontro con almeno un obiettivo; ho sempre pensato che l'inconcludenza fosse una caratteristica tutta femminile, ma ho dovuto ricredermi: anche tra i maschietti spesso si divaga, si elude, si costruiscono castelli in aria senza mai concludere... ma gli uomini non dovevano essere quelli concreti?
avete provato le regole citate sopra? pensate siano efficaci o ne avete di migliori?