qui il resto: http://allemanda.blog.kataweb.it/201...?ref=rephpsbsxCorrere è un atto liberatorio.
Correre consapevolmente, si intende. Non per scappare. Non per non tardare a un appuntamento. Correre per correre, si intende.
Correre per correre è un atto liberatorio perché, come non si stancava mai di ripetere il nonno di Allemanda, si corre sempre con le mani libere.
Per accompagnare il gesto. Per tenere l’equilibrio. Per proteggersi il viso se si inciampa e si finisce a terra. Per salutare quelli che incontri.
Quando si corre con le mani libere si scopre che non c’è molto altro che ci si possa fare. Le mani ciondolano interrogandosi sulla strana sensazione di volare appese a un aquilone. Si aprono e si chiudono informicolite di curiosità: dove sono finiti i pesi, le maniglie, i lacci che pensavano di dover sempre portare, afferrare, legare?
malgrado non sia una runner, ho trovato il testo molto carino; voi che attivita' fate per scaricarvi e quale caratteristica in essa raggiunge lo scopo?
io sono una camminatrice, mi piace camminare senza meta; spesso lo faccio leggendo, ma praticamente mai ascoltando musica, perche' e' un'attivita' che interferisce con cio' che piu' mi piace del camminare: lasciar vagare i pensieri per i fatti loro; sono in grado di camminare senza meta per delle ore senza stufarmi
mi piace anche andare in bici, pero' di solito questo comporta una meta e non conta, o almeno non nello spirito del racconto
a voi la parola