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  1. #1
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    La Borsa, croce e delizia, truffa o necessità?

    Tanto per sentire cosa ne pensate

    Negli anni 80 sembrava che tutti quelli che mettevano i loro soldi in Borsa ci guadagnassero

    Poi son arrivati gli sberloni!

    A me sembra uno strumento malevolo... se un'azienda ha bisogno di soldi va, come sempre, dalle banche
    Invece no, con la quotazione li chiedono/prendono dai risparmiatori (leggi anche poveri cristi...)

    Ora quando ci sono eccessi di rialzo o ribasso sospendono i titoli, ma non quando questi salgono (o scendono) gradualmente, e un'azienda, per quanto possa riscuotere ottime aspettative sul futuro, se vale 10 potrà arrivare a valere 12 o 14... ma non 27!!

    Insomma per me alla fine è solo una forma legalizzata per sottrarre soldi a chi ce li ha e manca invece della professionalità ed esperienza necessarie...

    Fidati di qua fidati di là ma alla fine se non si usa la banca che fa di mestiere sia il prestare che il raccogliere il credito, perchè far finanziare le aziende ai privati??

  2. #2
    ah non ti riferisci a vuitòn

  3. #3
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    Originariamente inviato da krakovia
    ah non ti riferisci a vuitòn
    tanto non gliene frega gnente a nessuno

    in Borsa non ci sono porni nè pregiudizi nè virus

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Re: La Borsa, croce e delizia, truffa o necessità?

    Originariamente inviato da astro
    Tanto per sentire cosa ne pensate

    Negli anni 80 sembrava che tutti quelli che mettevano i loro soldi in Borsa ci guadagnassero

    Poi son arrivati gli sberloni!

    A me sembra uno strumento malevolo... se un'azienda ha bisogno di soldi va, come sempre, dalle banche
    Invece no, con la quotazione li chiedono/prendono dai risparmiatori (leggi anche poveri cristi...)

    Ora quando ci sono eccessi di rialzo o ribasso sospendono i titoli, ma non quando questi salgono (o scendono) gradualmente, e un'azienda, per quanto possa riscuotere ottime aspettative sul futuro, se vale 10 potrà arrivare a valere 12 o 14... ma non 27!!

    Insomma per me alla fine è solo una forma legalizzata per sottrarre soldi a chi ce li ha e manca invece della professionalità ed esperienza necessarie...

    Fidati di qua fidati di là ma alla fine se non si usa la banca che fa di mestiere sia il prestare che il raccogliere il credito, perchè far finanziare le aziende ai privati??
    E' semplice: non sei obbligato ad investire in Borsa. Molti, infatti, non lo fanno.
    Altri pensano di speculare al rialzo o al ribasso, altri ancora credono in una azienda e ci mettono un po' di soldi...

    Ti sembra una truffa? Libero di crederlo...
    Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di musset
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    Re: La Borsa, croce e delizia, truffa o necessità?

    Originariamente inviato da astro
    Tanto per sentire cosa ne pensate

    Negli anni 80 sembrava che tutti quelli che mettevano i loro soldi in Borsa ci guadagnassero

    Poi son arrivati gli sberloni!

    A me sembra uno strumento malevolo... se un'azienda ha bisogno di soldi va, come sempre, dalle banche
    Invece no, con la quotazione li chiedono/prendono dai risparmiatori (leggi anche poveri cristi...)

    Ora quando ci sono eccessi di rialzo o ribasso sospendono i titoli, ma non quando questi salgono (o scendono) gradualmente, e un'azienda, per quanto possa riscuotere ottime aspettative sul futuro, se vale 10 potrà arrivare a valere 12 o 14... ma non 27!!

    Insomma per me alla fine è solo una forma legalizzata per sottrarre soldi a chi ce li ha e manca invece della professionalità ed esperienza necessarie...

    Fidati di qua fidati di là ma alla fine se non si usa la banca che fa di mestiere sia il prestare che il raccogliere il credito, perchè far finanziare le aziende ai privati??
    anni 80.. appunto la borsa funziona così dal 1880

  6. #6

    Re: Re: La Borsa, croce e delizia, truffa o necessità?

    Originariamente inviato da Linkato
    E' semplice: non sei obbligato ad investire in Borsa. Molti, infatti, non lo fanno.
    Altri pensano di speculare al rialzo o al ribasso, altri ancora credono in una azienda e ci mettono un po' di soldi...

    Ti sembra una truffa? Libero di crederlo...
    E' la libertà occidentale appunto

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di wallrider
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    Re: La Borsa, croce e delizia, truffa o necessità?

    Originariamente inviato da astro
    ...
    Fidati di qua fidati di là ma alla fine se non si usa la banca che fa di mestiere sia il prestare che il raccogliere il credito, perchè far finanziare le aziende ai privati??
    fai confusione fra gli investitori e gli speculatori
    RIP Cicciobenzina 9/11/2010

    "Riseminaciceli, i ceci nell'orto"

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Re: Re: La Borsa, croce e delizia, truffa o necessità?

    Originariamente inviato da Linkato
    E' semplice: non sei obbligato ad investire in Borsa. Molti, infatti, non lo fanno.
    Altri pensano di speculare al rialzo o al ribasso, altri ancora credono in una azienda e ci mettono un po' di soldi...

    Ti sembra una truffa? Libero di crederlo...
    speculare al ribasso non e' assimilabile ad una truffa? della serie, ti vendo ora roba che spero (so') tra qualche giorno valga meno per poi venire da te a ricompramelo.. a me pare proprio di si'.

    senza contare che e' sto' schifo di comportamente che il piu' delle volte frena (o blocca) la crescita.

  9. #9
    queste domande sulla borsa e sulle agenzie di rating e su quanto siano "causa del nostro mal" me le sono fatte anch'io, recentemente

    segnalo, sull'argomento, questo articolo comparso oggi su ilpost.it:

    Dito grasso, o sistema da sistemare?
    L'ottovolante borsistico di ieri in cerca di spiegazioni: dalla Grecia all'errore umano, passando per un sistema fragile

    “Uno dei giorni più pazzeschi della storia dei mercati finanziari”

    Così lo ha definito il New York Times. A un certo punto ieri se ne sono andati mille miliardi di dollari, prima che i prezzi recuperassero... “L’errore del dito grasso”, come è noto negli ambienti borsistici. Un trader avrebbe digitato la “b” di miliardi (billions) al posto della “m” di milioni, nel compiere un ordine relativo a Procter & Gamble.

    Ma la versione è contestata... la Borsa di New York ha comunicato stamattina che nessun errore è attribuibile al sistema tecnologico.
    Nel frattempo Citigroup, chiamata in causa sul possibile errore umano, ha fatto sapere che sta investigando su cosa possa essere successo ma al momento non risulta “nessuna transazione erronea”.

    Molti commentatori sottolineano come probabilmente quanto è successo ieri porterà a dei ripensamenti sulla fragilità tecnica delle strutture di contrattazione: ma alcuni si chiedono se il dito grasso diventerà il capro espiatorio di un sistema implicitamente precario.
    da qui: http://www.ilpost.it/2010/05/07/dito...-da-sistemare/

    sono completamente digiuna di qualsiasi nozione di economia (so giusto riconoscere il colore del saldo sul mio conto ultimamente particolarmente "colorato" ), ma ogni tanto ascoltando servizi o leggendo articoli sul tema, mi sento su un tappeto di fragilissime uova!

  10. #10
    il problema sono le società di rating!!!!
    Sono loro che incidono pesantemente sulla fiducia da accordare alle economie dei paesi o delle aziende!!
    Sono solo tre al mondo (le prime due, moody e S&P si spartiscono il 90% del mercota mondiale), americane e per di più private che fanno capo a fondi di investimento o banche!!! Che ovviamente hanno il loro interesse nei rating stipulati dalle agenzie!!!
    Vi rendete conto di quanto la cosa sia distorta o diabolica?
    "Chi controlla il controllore?!?!?"
    Questo è uno dei problemi che Obama doveva affrontare con la riforma della finanza.
    Intanto in Europa si discute di creare una propria agenzia pubblica di rating che possa fare da controaltare a quelle americane!! Sarebbe una buona cosa.
    Queste agenzie sono quelle che avevano assegnato un rating ottimo alla Parmalat qualche giorno prima del crac!!

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