e' proprio vero, a forza di camminare in tondo si torna al punto di partenza, a quando le scuole iniziavano tutte il primo ottobre
gia', peccato che poi le aziende chiudano in agosto e:"Posticipare l'apertura dell'anno scolastico - sostiene il ministro - potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. Vedremo come il Parlamento deciderà in merito".
da qui: http://www.repubblica.it/scuola/2010..._30_9-4294469/Opposta la posizione della Lega Nord: "La proposta del Pdl di tornare a scuola il 30 settembre è inattuabile, in quanto la direttiva europea prevede 200 giorni e va rispettata, perché se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo - ricorda la senatrice Irene Aderenti - Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti perché alla fine di agosto la maggior parte iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?".
io non sono ministro dell'istruzione, pero' mi scontro tutti gli anni con i balletti di professori e supplenti che va avanti fino a natale e a volte anche oltre: non sarebbe meglio, anziche' preoccuparsi del turismo, pensare a migliorare il sistema di assegnazione delle cattedre, in modo che il giorno in cui si inizia sia VERAMENTE il giorno in cui si inizia
ma non sono la sola a pensarlo, evidentemente:
pur non adorando certo l'attuale governo, sono pero' meno drastica su questo:Secondo Mimmo Pantaleo (segretario della Flc Cgil) quella di Costa è un'idea "un po' stravagante: non se ne capisce il senso a meno che, come sospettiamo noi dato il il parere favorevole anche della Gelmini, posticipare l'inizio dell'anno serva al ministero per prendere tempo per risolvere le mille incertezze in cui oggi versa il sistema. Il punto vero è che c'è una situazione caotica, soprattutto alle primarie e alle superiori.
perche' in realta' i danni si stanno facendo da un po', anche se questo governo si sta impegnando per dare il colpo di grazia a una situazione deplorevoleLe vacanze estive sono una scusa, dietro il progetto di posticipare ci sono le conseguenze delle politiche sbagliate del governo
ecco, appunto[Massimo Di Menna (Uil Scuola)]... ancora una volta registriamo che sulla scuola si fanno tante proposte che creano dibattiti senza poi intervenire seriamente sui problemi strutturali del sistema, come il sostegno alla scuola pubblica e la retribuzione del personale".