parafraso un bel titolo di un brutto libro (no, non mi e' piaciuto ) per proporvi una considerazione che mi e' capitato di fare piu' volte, recentemente: la precarieta' dei siti
ho letto un manuale di scrittura, vecchio di un paio d'anni, ma ancora attuale, il mestiere di scrivere di luisa carrada, dove sono riportati gli indirizzi di siti di approfondimento o dei siti originari da cui sono stati tratti pezzi etc, ma e se per caso quel sito viene cancellato?
la stessa scrittrice usa splinder come piattaforma per il suo blog: e se splinder a un certo punto chiude come hanno gia' fatto altre piattaforme gratuite? che succede di quelle note? non del materiale, quello metti che si possa recuperare, anche se un rischio scomparsa c'e' sempre, ma intendo proprio dei riferimenti
se io scrivo un libro, anche se la casa editrice non lo ristampa o peggio chiude, posso sempre trovarlo da qualche parte, in una biblioteca o in una bancarella di libri usati e se in un altro testo cito la tal pagina del tal libro, il riferimento restera' valido anche tra venti o cento anni... non cosi' invece nel web, dove i siti si evolvono, scompaiono, traslocano, gli url cambiano, i riferimenti diventano inaffidabili... a me questa considerazione mette un po' di angoscia, perche' mi sembra senza soluzione... voi ne avete una?