Morto l'attore Dennis Hopper
Divenne celebre con "Easy Rider"
Dennis Hopper è morto. L'interprete di film culto come "Easy Rider" (di cui era stato anche regista nel 1969) si è spento a 74 anni per le complicazioni seguite a un cancro alla prostata. Il decesso è avvenuto nella sua casa di Venice, in California, attorniato dalla famiglia e dagli amici. Lo ha riferito uno di questi ultimi.
In ottobre il suo manager aveva rivelato che l'attore soffriva di cancro alla prostata e aveva cancellato tutti i suoi impegni lavorativi per consentirgli di concentrarsi sulle cure mediche. Ma, il 26 marzo 2010, ormai da malato terminale e con un peso di soli 45 kilogrammi, non aveva voluto perdersi la consegna della stella con il suo nome sulla Hollywood walk of fame con l'amico di sempre Jack Nicholson.
Di Hopper ricorderemi i 50 anni di cinema a partire da "Gioventù Bruciata" (1955) e da "Il Gigante" (1956) con il mentore James Dean, ai personaggi folli di "Apocalipse Now" di Francis Ford Coppola, "Velluto Blu" di David Lynch e "Speed" del 1994 di Jan De Bont con Keanu Reeves e Sandra Bullock.
Ma la fama di Hopper è intrinsecamente legata alla motocicletta e a "Easy Rider", il film con Peter Fonda e l'allora sconosciuto Jack Nicholson, che gli valse una delle due nomination all'Oscar (con Fonda e Terry Southern per la migliore sceneggiatura, l'altra nomination sarebbe arrivata nel 1986 per il dramma "Hoosiers"). "Easy Rider" è considerato uno dei piu' grandi film della storia del cinema americano: i suoi protagonisti in sella ad Harley Davidson, gli spacciatori Wyatt (Fonda) e Billy (Hopper), popolarizzarono il mito della vita on the road (sulla strada), il fumo e l'amore libero nelle comuni.
Hopper fece da apripista a una nuova era nel cinema in cui la vecchia guardia di Hollywood fu costretta a cedere il passo a una giovane generazione di cineasti come Coppola e Martin Scorsese. Girato con un budget da fame, Easy Rider segnò l'esordio di Hopper dietro la macchina da presa: introdusse l'America profonda al mondo degli hippie e all'Età dell'Acquario catturando l'immaginazione di un paese in crisi di identità, travagliato dall'opposizione alla guerra nel Vietnam. Nello stesso anno di Woodstock, Easy Rider divenne uno dei manifesti della controcultura.